Cambio gomme invernali scatta l’obbligo,ecco quando. Previste multe salate



Quando la temperatura esterna scende sotto i 7 C°, infatti, i pneumatici classici (cosiddetti estivi) diminuiscono la performance. Questo significa che, anche in condizioni non estreme, lo spazio di frenata si allunga: per esempio, su strada bagnata, con un temperatura esterna di circa 10 C°, andando a una velocità di 80 chilometri l’ora, chi monta gomme invernali avrà bisogno di 40 metri per fermarsi; 43 se sui quattro cerchioni ci sono ancora i pneumatici estivi. In caso di strada innevata, a una temperatura di poco sotto lo zero (-2 C°), le prestazioni in frenata della gomma invernale non temono rivali: andando a velocità moderata (40 Km/h) l’auto si ferma completamente dopo 29 metri contro i 61 metri di spazio necessari per chi monta gomme estive. Scegliere il modello giusto In questo test abbiamo valutato 31 modelli recenti di pneumatici invernali delle marche più diffuse. Per il confronto abbiamo scelto due misure compatibili con le principali auto utilitarie e berline.



Le quattro gomme invernali devono essere montate in autunno e sostituite in primavera. Un’operazione che può costare fino a 110 euro l’anno. Nella valutazione dei costi bisogna includere il montaggio e l’eventuale deposito dell’altro set di gomme, se non si ha spazio in garage o cantina. Il gommista per la sostituzione chiede in media dai 7 ai 15 euro a gomma (dipende dalla grandezza) quando il pneumatico deve essere rimontato sui cerchi esistenti (sono necessari montaggio ed equilibratura); il costo si riduce a 15-20 euro complessivi quando il set invernale è già montato su cerchi supplementari. Molte officine offrono la possibilità di tenere i pneumatici in custodia quando ci sono problemi di spazio in casa. Il costo del servizio varia dai 30 ai 50 euro per sei mesi. Non mancano, tuttavia, gommisti che offrono questa opportunità a titolo gratuito. Facendo i calcoli, quindi, in un anno la manutenzione (doppio cambio e custodia) può costare dai 56 ai 110 euro. La rotazione stagionale dei pneumatici, però, permette di allungare la loro vita, facendoli durare più a lungo.

Gli pneumatici prodotti dopo il luglio 2012 riportano l’etichetta europea su efficienza energetica, aderenza sul bagnato e rumore. Utile per orientarsi, ma a volte troppo ottimistica rispetto alle condizioni reali di utilizzo. L’efficienza energetica di uno pneumatico si misura attraverso la sua resistenza al rotolamento: minore è la resistenza, più basso sarà il consumo di carburante e quindi l’emissione di CO2. Il livello di efficienza è indicato in una scala da A a G, dove A esprime la prestazione migliore e G quella peggiore. L’etichetta specifica anche l’aderenza sul bagnato e la rumorosità di rotolamento. Purtroppo però le valutazioni con cui viene stabilito il punteggio non prendono in considerazione le performance su ghiaccio e neve, ma solo quelle su strada bagnata, cosa che rende il giudizio più teorico che reale. In base alle prove del nostro test, per esempio, nella più grande (225) alcuni pneumatici non confermano la classe energetica dichiarata, offrendo prestazioni inferiori.

È partito il countdown all’ora X dell’inverno per gli automobilisti: dal 15 novembre, e per i successivi cinque mesi, tutte le auto dovranno avere pneumatici invernali (o almeno le catene a bordo) per poter circolare evitando sanzioni e multe (si parte da 41 euro nei centri abitati, 84 al di fuori, fino a oltre 300 euro in autostrada e addio a tre punti della patente).

Il cambio delle gomme nella stagione invernale è legato non soltanto alla neve ma anche alle temperature e alle condizioni di strada e asfalto: “Nel periodo tra novembre e aprile la temperatura scende sotto i 7 gradi centrigradi, al di sotto dei quali le caratteristiche studiate per le gomme invernali funzionano al meglio”, ha spiegato il Product Manager Winter di Pirelli, Marco Pozzoli. Temperature così gelide, infatti, abbassano la tenuta e l’aderenza delle gomme ‘estive’ in strada; a questo “si aggiungono neve, ghiaccio, l’asfalto umido e bagnato. I pneumatici invernali sono sviluppati e testati proprio in modo tale da aumentare l’aderenza alla strada in queste particolari condizioni e assicurano le migliori prestazioni. Ecco perché consigliamo agli automobilisti di utilizzare questo tipo di gomme”, ha aggiunto Pozzoli chiarendo che “non è solo una questione di sanzioni, ma soprattutto di sicurezza alla guida, sia per se stessi che per gli altri”.

È partito il countdown all’ora X dell’inverno per gli automobilisti: dal 15 novembre, e per i successivi cinque mesi, tutte le auto dovranno avere pneumatici invernali (o almeno le catene a bordo) per poter circolare evitando sanzioni e multe (si parte da 41 euro nei centri abitati, 84 al di fuori, fino a oltre 300 euro in autostrada e addio a tre punti della patente).

Il cambio delle gomme nella stagione invernale è legato non soltanto alla neve ma anche alle temperature e alle condizioni di strada e asfalto: “Nel periodo tra novembre e aprile la temperatura scende sotto i 7 gradi centrigradi, al di sotto dei quali le caratteristiche studiate per le gomme invernali funzionano al meglio”, ha spiegato il Product Manager Winter di Pirelli, Marco Pozzoli. Temperature così gelide, infatti, abbassano la tenuta e l’aderenza delle gomme ‘estive’ in strada; a questo “si aggiungono neve, ghiaccio, l’asfalto umido e bagnato. I pneumatici invernali sono sviluppati e testati proprio in modo tale da aumentare l’aderenza alla strada in queste particolari condizioni e assicurano le migliori prestazioni. Ecco perché consigliamo agli automobilisti di utilizzare questo tipo di gomme”, ha aggiunto Pozzoli chiarendo che “non è solo una questione di sanzioni, ma soprattutto di sicurezza alla guida, sia per se stessi che per gli altri”.

consigliano a chi utilizza “l’auto principalmente in città, per viaggi brevi e in situazioni meteorologiche non estreme come in montagna”.

Nel centro di ricerca R&D di Pirelli, a nord di Milano, si studiano e testano prototipi per oltre due anni prima di avviare il ciclo di produzione. Nulla è lasciato al caso: test di velocità e di ‘usura’ in laboratorio – con le gomme spinte a 400 Km/h per 17mila chilometri – prima dei collaudi in pista, e verifiche sull’inquinamento acustico nella camera semianecoica sono solo alcuni degli studi effettuati sui prototipi.

C’è spazio anche per la manualità e l’artigianato, in questo mondo così automatizzato e meccanico: “E’ difficile da credere, ma i primi pneumatici vengono scolpiti a mano”, ha spiegato il Product Manager. “La gomma viene ‘tatuata’ con una macchina laser e successivamente il disegno viene zangrinato a mano dai nostri ‘artisti’. Li chiamiamo così – ha concluso Pozzoli -. In questo modo valutiamo e intagliamo diversi modelli battistrada, prima di entrare in produzione, per garantire il massimo di performance e di sicurezza ai clienti”.

E’ conveniente acquistare le gomme Internet? Sembrerebbe una domanda molto scontata, ma addirittura lo stesso produttore di Nokia Tyres, è contrario all’acquisto on-line. Tuttavia, acquistare in rete molto spesso è sinonimo di vantaggio e di sconti e la pratica è in costante aumento. Ovviamente chiunque a questa rete, non fa solamente una questione di risparmio, infatti su Internet si possono trovare molti prodotti che il negozio difficile trovare, e poi vuoi mettere la comodità di ricevere tutta casa.

Va detto, che molto spesso però, il consumatore si trova davanti ad acquisti sbagliati, a volte si è così distratti da non vedere neanche la provenienza del prodotto stesso e quindi il tempo che ci vorrà per arrivare a casa.

Infatti, per acquistare le gomme per le prove automobili on-line bisogna stare attenti a molti indicatori. Un indicatore tutti dell’affidabilità del rivenditore per finire con il risparmio reale della spesa.

Commettere errori ordinando pneumatici online è sembre fastidioso; tutti i siti web devono garantire il diritto di recesso, quindi in caso di errore la sostituzione dei pneumatici e’ scontata e gratuita (a meno delle spese di spedizione). Ma il vero problema e’ la perdita di tempo; per questo se si puo’ è meglio non sbagliare. Su gomme-auto gestiamo diversi casi di clienti che si sbagliano ad ordinare dei pneumatici; con tanti ordini ricevuti ogni giorno, qualche errore capita, ecco una semplice guida che abbiamo compilato basandoci sugli errori più comuni che abbiamo rilevato.

• Controllare sempre il libretto di circolazione per verificare le misure di pneumatici che è consentito di installare sulla propria autovettura, specialmente in inverno quando si installano pneumatici di misura diversa da quelli che abbiamo utilizzato in estate e’ fondamentale verificare che la misura dei pneumatici sia consentita dal libretto di circolazione.

• Controllare sempre i pneumatici correntemente installati sotto la propria autovettura, il libretto di circolazione infatti riporta le misure consentite, ma non ci dice quali pneumatici siano effettivamente installati in quel momento; a seconda dell’equipaggiamento e degli optional scelti al momento dell’acquisto della vettura i cerchi montati sotto la propria vettura possono variare. Ed e’ importante ordinare pneumatici con il diametro identico ai cerchi correntemente installati, a meno di non aver scelto di sostituire anche i cerchi.

• Prestare grande attenzione al codice di velocità; questa è di gran lunga la causa più frequente di errori. Ordinare pneumatici 205/55 r16 89T (dove la lettera T e’ appunto il codice di velocità del pneumatici) può essere allettante per il prezzo ma se la propria autovettura riporta sul libretto un codice di velocità superiore (presumibilmente V) il codice della strada impone di installare pneumatici con quel codice di velocità o superiore. Per saperne di più leggi la nostra guida sul codice di velocità dei pneumatici.

• Se si ordinano solo 2 pneumatici controllare di ordinare esattamente gli stessi pneumatici; ed esattamente vuol dire che i pneumatici devono essere della stessa misura, produttore e modello, con lo stesso codice velocità, lo stesso indice di carico, e le stesse marcature addizionali. Ad esempio i pneumatici “Continental Sport Contact 2″ sono completamente diversi dai pneumatici “Continental Sport Contact 3″, ma anche pneumatici 205/55 r16 91V sono diversi da pneumatici 205/55 r16 94W; hanno caratteristiche costruttive diverse e prestazioni diverse; per questo se state ordinando solo 2 pneumatici assicuratevi di star ordinando gli stessi pneumatici, identici, agli altri due con i quali volete accoppiarli.



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