“Il mio ultimo amore…”. Vladimir Luxuria confessa: è un politico



Questo articolo in breve

Vladimir Luxuria con il cuore in mano si confessa a Detto Fatto. Incalzata da Giovanni Ciacci, l’ex parlamentare parla a ruota libera: amore, politica, famiglia. Un Vladimir Luxuria mai così trasparente che farà discutere parecchio a cominciare dalle parole sull’amore. “Le porte dell’amore sono socchiuse, basta che qualcuno spinge e si apre – dice – Il mio ultimo amore? È stato un politico, purtroppo è finita. Sono single, ma non sono una disperata. Ma quando vedo un film romantico, la lacrima esce. Forse mi manca qualcosa? Arriverà. Il mio amore oggi è Giulia, la mia nipotina. Il mio dolore più grande? La morte di un amico, una drag queen molto famosa, La Karl Du Pignè. È stato un momento molto doloroso.



Si parla anche di politica. Ricordiamo che Vladimir Luxuria è stata deputata della XV Legislatura, durante il Governo Prodi II, diventando la prima persona transgender a essere eletta al parlamento di uno Stato europeo. Sul desiderio di diventare mamma, la Luxuria spiega che leggi italiane non le consentono l’adozione.

 

“Con la politica ho chiuso, non ne ho più il tempo. Diventare mamma? Non ci avevo mai pensato perché sono molta concentrata sulla mia vita. In Africa ho conosciuto tanti bambini che non hanno nessuno e nulla, quando vedo questi bambini mi viene il desiderio di adottarli, prenderne cura. La differenza non la fa la sfera sessuale, ma avere un cuore o una pietra. E io il cuore ce l’ho. Davanti a quei bambini ce l’avevo, ma le leggi non lo consentono”.

C’è stata una frattura con i suoi genitori che per fortuna si è sanata: “Non sono rimasta ad aspettare che facessero loro il primo passo”, ha raccontato Luxuria a Giovanni Ciacci e Bianca Guaccero. “I miei genitori fortunatamente non sono rimasto ad aspettare che loro facessero il primo passo. Io ho fatto il passettino, loro ne hanno fatto un altro e così via. Per fortuna, adesso sono in ottimi rapporti con chi mi ha messo in vita. Non c’è niente che non rifarei, perché non mi piace vivere di rimpianti o di rimorsi”.

Poi riprende: “Quello che ho fatto, anche gli sbagli, mi ha sempre insegnato qualcosa. Magari, potrei dirti di aver accelerato il momento dell’accettazione di me stessa. Io mi guardo allo specchio e dico sempre a me stessa: “Vladi, tu c’hai la coscienza a posto, vai avanti così”.



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