Pensioni anticipate 2019 oggi: tutto su esodati e Opzione Donna



In seguito ad una intervista, che è stata rilasciata dall’onorevole Aiello, ovvero portatore del MoVimento 5 Stelle, in tanti sui social hanno voluto commentare ed esprimere la propria opinione chi con entusiasmo, chi invece con un pizzico di delusione e amarezza. Dopo tante settimane di parlare e discutere sulla tanto attesa riforma pensionistica, sono ancora tanti dubbi riguardanti gli esodati e le donne che ad oggi sarebbero escluse da ogni forma di pensionamento, anche se effettivamente opzione donna dovrebbe essere confermata ancora una volta. almeno per il 2019.



Le dichiarazioni rilasciate dall’onorevole sono state piuttosto insoddisfacenti o comunque non hanno lasciato grandi margini di speranza, ciò nonostante molti gruppi Facebook  come” Opzione donna proroga al 2018” e il “movimento opzione donna” hanno ringraziato l’onorevole per la chiarezza ed hanno fatto sapere di auspicare nel decreto attuativo della misura che dovrebbe arrivare ormai nei prossimi giorni. Anche il comitato opzione donna Social, ha scritto che come requisito anagrafico bisognerà intendersi di 58 e 7 mesi, oppure 59 anni e 7 mesi o se effettivamente questi 7 mesi non conteranno più. Ricordiamo che stando a quanto emerso, Opzione donna è un meccanismo che darebbe la possibilità alle donne lavoratrici del settore pubblico e privato di poter andare in pensione anticipatamente a patto però che queste accettino un assegno calcolato interamente con il sistema contributivo.

Pensioni esodati

Anche in questo campo sembra che la delusione e l’amarezza sia stata tanto in seguito alle parole rilasciate da Aiello portavoce del MoVimento 5 Stelle. A parlare è stata Anna Orrù, esodata in delegazione in un incontro con il ministro Di Maio lo scorso 18 ottobre la quale ancora scusa scrive: “Consentitemi di esprimere il mio pensiero al riguardo : che non ci fosse l’intenzione di una “nona salvaguardia” si era già intuito nell’incontro con Di Maio che nel 18 ottobre scorso aveva parlato di “una soluzione” non di nona salvaguardia. Il silenzio del Governo e la bocciatura degli emendamenti all’art.21 sono stati la conferma. Ció premesso riflettiamo quanto possa essere utile proseguire a parlare di nona salvaguardia (Sindacati compresi ) quando ormai è lampante che se una “soluzione” ci sarà, questo purtroppo è il solo punto su cui ritengo possa essere utile appellarci – la soluzione sarà individuata all’interno delle misure di cui sentiamo parlare quotidianamente”.

Commenti negativi arrivano anche da Alboni. Amministratrice del comitato esodati licenziati e cessati la quale si è mostrata particolarmente furiosa in seguito alle parole rilasciate dall’onorevole Aiello e su Facebook ha criticato l’operato del governo Conte, secondo cui non starebbero agendo nel modo giusto e soprattutto con l’obiettivo di smontare la legge Fornero.

 



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