Pensioni, Quota 100 2019: 4 i modi per l’uscita anticipata



Quota 100 è la prima grande novità in tema previdenziale, di cui il Governo Conte sembra abbia averne fatto un pilastro della manovra. Sono previste delle soglie minime sul piano del fattore anagrafico, così come sugli anni di contributi che sono stati versati. Quindi, si potrà accedere al pensionamento una volta compiuti 62 anni ed aver maturato ben 38 anni di contributi versati. La possibilità di poter andare in pensione, vale anche per il beneficiario potenziale che ha più anni di contributi versati oppure un’età maggiore ovvero 63, 64, 65 e 66 anni, mentre dai 67 anni sarà possibile andare in pensione con un sistema delle pensione di vecchiaia e saranno sufficienti ben 20 anni di contributi. Ma effettivamente, da quando si potrà andare in pensione con Quota 100?



A partire dal prossimo mese di febbraio 2019, si potrà presentare la domanda per Quota 100 mentre a partire dal mese di aprile si potrà usufruire della prima finestra utile per poter uscire dal mondo del lavoro. In totale le finestre pare siano in totale 4 e ovvero una ogni tre mesi a partire proprio dal mese di aprile 2019.

Ci sarebbe anche un’altra grande novità, emerse da alcune fonti interne del governo, sempre riguardanti il tema pensioni e relativo al divieto di cumulo tra un assegno pensionistico e redditi da lavoro e pare che siano state anche confermate sia la misura Opzione donna che l’Ape sociale. Quest’ultima verrà prorogata anche per il prossimo anno e più nello specifico fino alla fine del 2021.  La misura sulla quale il governo sembra stia lavorando è Quota 100, che risulta essere la somma tra l’età contributiva e quella anagrafica. Se tutto dovesse essere confermato, si potrà andare in pensione con circa 60 anni di età e ben 40 anni di contributi.

Pensioni ultime notizie, scatto per adeguamento alla speranza di vita

Tutto lascerebbe pensare ad un blocco dello scatto di circa 5 mesi che dovrebbe partire dal prossimo gennaio per via dell’adeguamento alla speranza di vita di cui tanto si è parlato. Stando a quanto previsto fino ad oggi, i 5 mesi si sarebbero dovuti applicare al termine delle pensioni di vecchiaia e quindi per quest’ultime pensioni si passerebbe dagli attuali 66 anni e 7 mesi, ai 67 anni previsti proprio per il prossimo anno. Una volta confermata la linea che è stata introdotta da questa misura Quota 100, il governo potrebbe non applicare il test dell’ adeguamento alla speranza di vita ma comunque bisognerà fare dei conti con quelle che sono ad oggi le coperture economiche necessarie e sufficienti.

 



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