Prescrizione bollette acqua, luce e gas, quando non pagare?



Si parla di prescrizione bolletta, ovvero un qualcosa che gli utenti cercano e di cui ancora oggi purtroppo si sa molto poco. La prescrizione delle bollette e piuttosto cercata dagli utenti che si vedono recapitare la notifica di un mancato pagamento riguardo la fornitura di un utenza, sia che si tratti di luce e di acqua o di gas non importa, perché i termini di prescrizione sembrano essere sostanzialmente gli stessi. Nel caso in cui non viene fatta alcuna specifica diversa, i termini di prescrizione sono gli stessi e generalmente Questa è decennale. Per quanto riguarda le bollette della luce, dell’acqua e del gas, la prescrizione sembra essere di 5 anni mentre il limite temporale Sembra cambiato dal primo marzo 2018 con alcune novità legislative che non saremo qui di seguito.



Stando a quanto sancito dall’articolo 2934 del codice civile, quando il titolare non esercita per il tempo determinato dalla legge un diritto, questo si estingue per prescrizione e quindi lo stesso vale anche per quanto riguarda le bollette di luce e gas o qualsiasi altra utenza. Spetterebbe dunque al titolare esercitare il diritto di avere i soldi mancanti entro i termini che sono stabiliti dalla legge. Pare che la prescrizione possa cadere se entro questo limite temporale, non vengono inviate delle notifiche di sollecito pagamento. Comunque, Qualora non siano arrivati nessun tipo di solleciti di pagamento comunque delle comunicazioni riguardo il pagamento della bolletta in questo arco di tempo significa che queste non dovranno essere più pagate e però dovrà essere il soggetto, che si è visto recapitare la comunicazione, a sporgere reclamo nei tempi e nelle modalità opportune facendosi aiutare nel caso in cui lo ritenga necessario da un legale.

Ovviamente il reclamo dovrà arrivare o per posta raccomandata oppure via posta elettronica certificata, inserendo i propri dati, il codice reclamo, la ragione del reclamo, la copia della fattura alla quale si fa riferimento, così come una copia del documento di identità. Nel caso in cui il fornitore abbia comunicato un mancato pagamento di cui invece è l’utente convinto e ha le prove di averne effettuato il pagamento, bisognerà proprio allegare una copia della bolletta pagata.

Per tutte queste ragioni sarebbe opportuno conservare le bollette pagate anche per diverso tempo. Riassumendo, dunque possiamo dire che nel caso in cui il sollecito del pagamento dovesse arrivare entro i termini stabiliti dalla legge, il soggetto sarà chiamato a pagare quanto dovuto e potrà in questo caso ricorrere anche alla rateizzazione. Nel caso in cui invece non si è arrivato alcun sollecito entro i termini che sono stabiliti dalla legge, la richiesta di conguaglio sarà ritenuta illegittima e quindi l’utente non sarà tenuto a pagare.



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