Antonio Razzi, Protagonista a Ballando con le Stelle con l’insegnante Ornella Boccafoschi



Dal Parlamento alla tivù, Antonio Razzi continua a chiedere i voti. Questa volta, però, non sono quelli degli elettori ma quelli che gli servono per vincere Ballando con le stelle, lo show del sabato sera di Raiuno. «Nemmeno se mi offrissero milioni di euro tornerei in Parlamento, anche se è più faticoso ballare che fare politica. Al Senato serve solo la parlantina: non a caso qui in pista si suda, lì mai!», scherza con Nuovo l’ex senatore di Forza Italia, che grazie al programma di Milly Caducei rispolvera la sua vecchia passione per la danza.



«La Cariucci è un vero patrimonio della Rai. Dovrebbero pagarla a peso d’oro», dice il novello ballerino di origine abruzzese con il tono ironico che lo contraddistingue. Eppure, dietro il sorriso, Razzi nasconde la sofferenza di una vita scandita da tanti sacrifici, fin da quando ha cominciato a lavorare a soli diciassette anni come operaio in una fabbrica di filati a Emmenbriicke, vicino a Lucerna, in Svizzera. Proprio lì ha conosciuto Maria Jesùs Fernàndez, la donna della sua vita e madre dei suoi due figli: Mirko e Jonata. La coppia si è sposata a Leon, in Spagna, terra d’origine di lei.

Papà, marito e anche nonno sprint: Antonio, a settantun anni dimostri in pista uno spirito da ragazzino… «Non mi fermo. Do l’addio solo alla politica. Ho lavorato sempre nella mia vita, dal 1965 al 2006, quando mi hanno eletto per la prima volta: ho fatto pure l’operaio e il vigile del fuoco, perché nella ditta in cui lavoravo avevamo una squadra interna di pompieri».
Non sei più in Parlamento, ma continui a dire di essere più senatore di altri.

Che cosa significa? «Quando la gente mi incontra, mi chiede la foto e poi dice: “Rimani il nostro senatore!”». All’ultima convention di Forza Italia a Roma con Silvio Berlusconi tu non c’eri: per quale motivo? «Se oggi incontrassi il presidente Silvio Berlusconi gli direi di lanciare un partito all’avanguardia e di puntare sui giovani. Ma adesso non faccio più politica. Ora seguo solo Ornella Boccafoschi, la mia insegnante a Ballando».

Ai tuoi ex colleghi di partito hai chiesto conprima di debuttare nel mondo della televisione? «Loro hanno parlato con me? No. Non mi hanno nemmeno detto che non mi avrebbero più candidato…». «Ormai mi voglio solo divertire» Tu non sei stato ricandidato. Però molti tuoi ex col leghi di partito siedono ancora in Parlamento… «Questo mi interessa poco. Adesso mi voglio divertire in Tv a Ballando con le stelle. Pensate che una volta il tesoriere di Forza Italia mi disse: “Se fossero tutti come te…”».

Perché? «Perché ho sempre pagato». Quanto hai pagato? «Ottocento euro al mese. Quando cambiò il governo lo scorso anno, ho pagato per altri tre mesi. Non avrei dovuto. Pazienza… Se li tenessero pure quei soldi». Senti ancora il presidente Silvio Berlusconi? «Mi ha chiamato il 31 dicembre dicendo che mi voleva vedere. Prima o poi ci andrò».

Invece tua moglie che cosa dice di questa sfida in Tv? «Maria è molto soddisfatta. Lei mi ha convinto ad accettare la chiamata di Milly. Ogni sabato sera viene con me in studio perché è una fan accanita del programma di Raiuno. Pensate che lo guardavamo insieme quando vivevamo in Svizzera. Chi l’avrebbe mai immaginato, dopo quattordici anni, di essere qui?».
Da quanto siete sposati? «Da tanto: era PII maggio 1974. Ci siamo conosciuti in Svizzera, lei è spagnola ed era al primo giorno di lavoro».



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