Dal REI al Reddito di cittadinanza 2019: novità e requisiti



Il reddito di cittadinanza partirà ufficialmente il prossimo mese di aprile 2019 e si pone questa come una misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale a garanzia del diritto al lavoro nonché a favorire il diritto all’informazione, alla formazione, all’istruzione, alla cultura attraverso delle politiche che sono volte al sostegno con unico e all’inserimento sociale dei soggetti che si trovano a vivere purtroppo in una situazione di rischio di emarginazione nella società nel mondo e soprattutto nel mondo del lavoro.



E’ questo sostanzialmente la definizione che il governo nelle scorse settimane ha dato del reddito di cittadinanza, che ha così presentato questa misura tanto attesa per il 2019, così come lo è stato quota 100. Questa definizione in qualche modo ricorda tanto quella data dal governo Gentiloni quando ha presentato il reddito di inclusione.

Quindi non si tratta di una stessa misura di reddito legato dal lavoro così come avviene nel nord Europa, ma di un sostegno orientato alla reintroduzione nel mondo del lavoro. A cambiare è più che altro la platea dei beneficiari che In un primo momento era poco meno di 2 milioni per quanto riguarda il reddito di inclusione, mentre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza sembra che a beneficiarne saranno circa 6 milioni. Emergono anche altre e differenze ovvero mentre l’asegno massimo del Rei arrivava a €540, quello del reddito di cittadinanza invece ammonterà €780 mensili. Inoltre, sembra ancora che la carta Rei viene pagata per un massimo di 18 mesi e rinnovata soltanto una volta una volta trascorsi 6 mesi, mentre il reddito di cittadinanza avrà una durata massima che sarà pari a 3 anni per far fronte a quelle che sono le risorse disponibili.

I tecnici del governo sembra che stiano ancora al lavoro per cercare di trovare una definizione alla misura, ipotizzando anche una riduzione a 18 mesi e non più di 2 anni. Come abbiamo visto, il reddito di cittadinanza si avvierà il prossimo aprile e fino a quella data l’importo del REI resterà invariato e la proroga del 2019 è stata ben voluta e pensata ma soltanto per poter evitare che i contribuenti che si trovano a vivere una situazione di difficoltà dal punto di vista economico e si trovassero senza alcun tipo di sostegno economico.

Chi si trova quindi in questa situazione di disagio e risulterà essere in possesso dei requisiti potrà presentare la domanda direttamente all’Inps e beneficiare così del reddito di inclusione fino al mese di Aprile 2019. Non sembrano essere cambiati i requisiti e importi e per poter effettuare la richiesta bisognerà semplicemente presentare il modello Isee.



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