Dieta e alimentazione, come avere la pancia piatta



Non è solo una questione di girovita. Una pancia gonfi a è molto di più: è un segnale del nostro corpo, che prova ad avvertirci che qualcosa non va, che le nostre abitudini quotidiane non sono salutari per il nostro organismo e possono essere nocive. Sotto la pelle tesa, con una colonna sonora fatta di borbottìi, di gorgoglìi, quelli che scientificamente vengono definiti borgorigmi, c’è una popolazione di microrganismi, fatta di buoni e di cattivi (che a volte prendono il sopravvento), ci sono enzimi che non sempre riescono a fare il loro lavoro, permettendoci di assimilare correttamente gli alimenti che mangiamo ogni giorno. È quel che si chiama un eccesso di fermentazione.



Spesso, la causa va ricercata nelle nostre errate abitudini. Dietro a una pancia gonfi a, infatti, non c’è necessariamente una persona in sovrappeso, ma piuttosto un individuo stressato, che conduce una vita sovraccarica di impegni, con orari irregolari, una persona che probabilmente mangia molto in fretta, e che non sceglie nel modo più corretto gli alimenti. In effetti è proprio influenzato dalla qualità e dalla quantità dei cibi che consumiamo ogni giorno. Può essere favorito anche da alcuni tipi di bevande oppure dall’errato abbinamento degli alimenti. La buona notizia è che non si tratta di una situazione irreparabile e inevitabile. Al contrario, i fenomeni di fermentazione, che spesso sono alla base del gonfi ore addominale, possono essere bloccati, cancellando del tutto il fastidioso effetto “palloncino”. Apportando le dovute correzioni alle abitudini e alla dieta, questa condizione si può in genere correggere significativamente, e in poco tempo. Per compiere questa semplice inversione di rotta è però indispensabile sapere quali sono le abitudini che ci espongono ai gonfi ori, così da sostituire a esse uno stile di vita più sano.

Il primo passo è agire sull’alimentazione: è importante identificare quali sono i cibi irritanti per l’intestino, che lo sovraccaricano impedendogli di funzionare al meglio e che fanno lievitare la pancetta. In molti casi, infatti, il girovita aumenta a causa di un gonfi ore interno cronico. In altre parole, una pancia dilatata è un indizio che il sistema gastroenterico si sta ribellando a una dieta sbagliata e reagisce accumulando scorie e gas.

Un ventre “a palloncino”, insomma, spesso rivela una dieta fatta di alimenti che disturbano il nostro sistema digerente, sovraccaricano il corpo di tossine e impediscono agli organi emuntori (non solo l’intestino, ma anche il fegato e i reni) di funzionare bene. Non a caso, malessere costante, senso di pesantezza, difficoltà digestive, intolleranze alimentari, affaticamento epatico, infatti, spesso si manifestano contemporaneamente all’ingrossamento della silhouette. Quando è ciò che mangiamo la causa del dissesto intestinale, ce ne accorgiamo perché, anche se la pancia il più delle volte è già leggermente dilatata al risveglio, è subito dopo i pasti che il problema peggiora, per raggiungere poi l’apice a sera.

Le cause possono essere tante, quante sono le scelte sbagliate. In alcuni casi, si segue un’alimentazione troppo ricca di cibi artefatti (quelli industriali), ricchi di zuccheri o di sale, con un bel carico di additivi e grassi, che appesantiscono il nostro corpo e innescano infiammazioni che si ripercuotono su tutto il nostro organismo e in particolare sull’intestino e i suoi inquilini, “aiutanti” della nostra digestione. Molto spesso, la ragione può nascondersi dietro a un esagerato consumo di zuccheri e di cereali raffi nati o di un eccessivo apporto proteico: un eccesso di carboidrati e proteine, si sa, scatena una serie di reazioni metaboliche che possono provocare un aumento dei processi di fermentazione. Infine, molto frequentemente, non si consuma una quantità sufficiente di alimenti freschi, come verdura e frutta.



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