Gianluca Vialli, la lotto contro il cancro tra i più letali “Devo morire dopo i miei genitori”



Gianluca Vialli sta affrontando una brutta malattia, un terribile cancro al pancreas, ciò nonostante però lui non demorde. Nel corso di una recente intervista, l’ex calciatore e allenatore ha dichiarato di aver combattuto contro la malattia da circa un anno ma di non aver mai perso la speranza. Purtroppo il tumore al pancreas di cui è affetto Gianluca Vialli è uno tra i più letali, ma l’ex calciatore ha deciso di rimanere lucido e in questo anno di sofferenza non ha perso la tenacia e la forza che lo hanno sempre contraddistinto. “L’HO CONSIDERATA SEMPLICEMENTE UNA FASE DELLA MIA VITA CHE ANDAVA VISSUTA CON CORAGGIO E DALLA QUALE IMPARARE QUALCOSA. SAPEVO CHE ERA DURO E DIFFICILE DOVERLO DIRE AGLI ALTRI, ALLA MIA FAMIGLIA”.



Gianluca Vialli, la dura lotta contro il tumore e la speranza di poter vivere a lungo

Sono state queste le parole dichiarate dall’ex calciatore. Poi quest’ultimo ha aggiunto: “NON VORRESTI MAI FAR SOFFRIRE LE PERSONE CHE TI VOGLIONO BENE: I MIEI GENITORI, I MIEI FRATELLI E MIA SORELLA, MIA MOGLIE CATHRYN, LE NOSTRE BAMBINE OLIVIA E SOFIA”. MI SONO DATO SUBITO DEGLI OBIETTIVI A LUNGA SCADENZA: NON MORIRE PRIMA DEI MIEI GENITORI E PORTARE LE MIE FIGLIE ALL’ALTARE“.

Poi ha concluso dicendo: “E poi degli obiettivi a breve scadenza: l’operazione, la degenza, la chemio, la radio, le vacanze in Sardegna con un fisico da far vedere”. Parole molto toccanti quelle dell’ex calciatore, ma che fanno capire quanta forza questo uomo abbia e quanto sia grande la voglia di vivere. La speranza è che le cure possano davvero permette a Gianluca Vialli di poter tornare a vivere, felice e spensierato in compagnia della sua famiglia. Gianluca Vialli fortunatamente può contare sull’affetto della sua famiglia e di amici che non l’hanno mai abbandonato in questo anno così tanto difficile.

Il tumore al pancreas

Secondo l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, nel 2017 sono stati ben 13.700 i casi di tumore al pancreas registrati solo nel nostro paese. Sembra che il fattore di rischio principale sia il fumo. Un recente studio effettuato da ISHEO intitolato “Gli unmet need nell’adenocarcicoma al pancreas: un’analisi a 360° con il paziente al centro” fa emergere un dato piuttosto preoccupante. Quale? Il fatto che questa malattia sia priva di sintomi per tanto tempo e soltanto una minima parte di pazienti la scopre in fase iniziale. Purtroppo, per questa ragione le prospettive di vita sono molto basse.



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