Giorgio Tirabassi colpito da infarto: come sta oggi l’attore?



Sono momenti di paura per Giorgio Tirabassi. L’attore è stato colpito da un infarto mentre si trovava alla presentazione del film Il grande salto, a Civitella Alfedena nell’Aquilano. Come sta, dunque, l’attore?



Giorgio Tirabassi colpito da infarto

Come abbiamo avuto modo di annunciare all’inizio del nostro articolo, Giorgio Tirabassi è stato colpito de un infarto nel corso della serata di ieri 1° novembre 2019.

Il tutto è successo all’improvviso, l’attore ha accusato il malore proprio durante la presentazione del suo ultimo film Il grande salto nel paesino di Civitella Alfedena nell’Aquilano. Nell’immediato, davanti il panico dei presenti, tea i quali vi sono anche amici e colleghi, Giorgio Tirabassi è stato immediatamente trasportato a Castel Sangraro e successivamente all’ospedale di Avezzano.

Come sta Giorgio Tirabassi?

Le condizioni di salute i Giorgio Tirabassi sono state definite molto delicate dopo la conferma che il malore che l’ha colpito, dunque, sarebbe stato proprio un infarto. Trascorsa la notte all’ospedale di Avezzano, Giorgio Tirabassi è riuscito a comunicare telefonicamente anche con le persone care, rassicurandoli e affermando loro che dopo il malore comunque continuava a star bene.

Al momento l’attore Giorgio Tirabassi sembra esser stato già dichiarato fuori pericolo di vita, ma i medici stanno cercando ancora di capire quali possono essere state le cause che hanno scatenato l’infarto che ha colpito l’attore. Un altro bollettino medico verrà reso noto nel corso delle prossime ore.

“Ho fatto sempre delle scelte in funzione della mia famiglia”

In queste ore, Giorgio Tirabassi si trova circondato dall’affetto delle persone che ama e dagli amici che si trovavano con lui nel momento in cui ha accusato il malore.

Non molto tempo fa, parlando dell’amore verso la sua famiglia, Giorgio Tirabassi a Caterina Balivo, ospite di Vieni da me ha dichiarato: “Ho fatto sempre scelte in funzione della mia famiglia. Sono stato anche fortunato perché ho avuto la possibilità di lavorare, quasi sempre, a Roma. Non mi è mai successo di stare quattro mesi a Sofia o a New York. Sette o otto mesi sì, ma a Cinecittà… quindi a casa. Abbiamo fatto due figli, in trentuno anni insieme. Abbiamo avuto anche la crisi del settimo anno, quella da manuale, dove ci siamo separati per cinque o sei mesi. Separati con le crisi e con tutte le cose del caso. Tutto difficile, c’era già il primo figlio, poi alla fine ci siamo cercati perché avevamo vissuto un momento critico nella crescita di ognuno. Pensavo che stare con lei era la strada giusta, ho una intesa ancora adesso che è importante”.



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