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Oggi 15 febbraio 2019 alle ore 20.30 la Juventus scende in campo per la 24° giornata di Serie A all‘Allianz Stadium, il Frosinone. La capolista ospiterà in casa la penultima in classifica che è quindi alla ricerca di punti molto importanti per la salvezza. Dopo i passi falsi commessi dalla Juventus contro l‘Atalanta in Coppa Italia e contro il Parma in campionato la scorsa domenica adesso sono tornati al successo grazie ad un 3 a 0 sul Sassuolo, vittoria che ha permesso alla Juve di portarsi a 11 punti di vantaggio sulla seconda, ovvero sul Napoli. La Juventus, infatti può contare il secondo miglior attacco della serie A con ben 49 gol all’attivo, al contrario invece il Frosinone ha il peggior reparto offensivo del campionato con soli 17 reti in 23 giornate.



Il Frosinone arriva da una sorprendente vittoria contro la Sampdoria e si è trattato del terzo successo, il secondo consecutivo dopo quello ottenuto ai danni del Bologna. I pronostici sono tutti a favore dei bianconeri che pare siano stati davvero quasi perfetti fino ad ora in campionato. L’ Associazione Italiana arbitri ha designato il fischietto arbitrale e i collaboratori per la sfida di questa sera contro il Frosinone. La direzione è affidata ad Antonio Giulia della sezione di Olbia mentre gli assistenti saranno Tolfo e Alassio ed il quarto ufficiale sarà Nasca. Il Var invece sarà commissionato dalla direzione di Irati e di Orio.

Probabili formazioni

Nonostante la Juventus il prossimo mercoledì sarà impegnata in Champions League contro l’Atlético Madrid, sembra che il Mister non faccia turnover. In attacco dovrebbe tornare Paulo Dybala con Mandzukic al centro e lungo a sinistra Cristiano Ronaldo, mentre in difesa dovrebbe tornare Bonucci. A completare il reparto difensivo ci saranno a Spinazzola, Cancelo e Caceres. D’altra parte invece Baroni dovrebbe tirare il suo 3-5-2 piazzando in campo Ciano e affidando la difesa a Ciofani.

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Caceres, Spinazzola; Khedira, Pjanic, Bentancur; Dybala, Mandzukic, Ronaldo. ALLENATORE: Allegri

FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Goldaniga, Salamon, Capuano; Zampano, Chibsah, Viviani, Cassata, Beghetto; Ciano, Ciofani. ALLENATORE: Baroni.

Juventus-Frosinone diretta tv e streaming

La partita che si giocherà questa sera 15 febbraio 2019 alle ore 20:30, verrà trasmessa in esclusiva diretta streaming su Dazn, ma sarà visibile anche su altri dispositivi. È anche possibile vedere la versione integrale della partita on demand e quindi tutti gli appassionati e i tifosi potranno rivedere la gara quando vorranno o potranno. Chi possiede una smart TV potrà guardare il big match in televisione scaricando l’applicazione oppure sottoscrivendo un abbonamento a Mediaset Premium o Sky Q. In questo caso però sarà necessario vedere se la tv è compatibile con il servizio Dazn. Ci sono anche tanti portali che offrono la possibilità di vedere Juventus Frosinone in streaming live e in qualità HD e tra questi molti come Sky Go e Premium Play non a pagamento, mentre gli altri sono gratuiti

La Juventus cerca l’allungo sul Napoli in attesa di concentrarsi sulla Champions League nella partita più difficile. Allegri dovrà essere bravo a dosare le forze senza rischiare di perdere nessuno per per partite successive ma nemmeno i tre punti che contro la penultima forza del campionato sono quasi un obbligo.

RILANCIO – occhi su Paulo Dybala, l’uomo più discusso del momento vista la condizione fisica, la mancanza di gol, i minuti nelle ultime due gare, la Dybala mask e tanto altro, per lui la prova generale per Madrid.

RITORNI – a tre settimane dall’infortunio torna in campo Leonardo Bonucci e porterà il suo carico di esperienza. Senza di lui e Chiellini la Juve ha perso due punti e la Coppa Italia, tanta la voglia di rifarsi.

PROVE GENERALI – inutile negarlo, questa è la prova generale per il Wand metropolitano, la Juventus deve fare una buona gara facendo attenzione ai Ciociari senza perdere giocatori ed energie.

INSIDIA – undici punti su sedici in trasferta, due vittorie consecutive con Bologna e Sampdoria fuori casa, basta questo per far capire che il Frosinone sarà sbarazzino, attenti, quindi.

QUANTO GIOCANO? – quanti minuti per Chiellini ? Quanti per Ronaldo? Tanti interrogativi che dipenderanno dall’evolversi della partita, alla fine. Fondamentale chiuderla il prima possibile e dare all’allenatore la possibilità di gestire la gara e la rosa senza nessuna preoccupazione.

Ecco qualche suggerimento che potrebbe rivelarsi utile per le vostre ricerche:

  1. Serbia con l’emittente Radio-televizija Srbije;
  2. Suriname con l’emittente Surinaamse Televisie Stichting;
  3. Slovacchia con l’emittente Slovenská Televízia;
  4. Paesi Bassi con l’emittente Sanoma Media Netherlands;
  5. Svizzera con l’emittente Schweizer Radio und Fernsehen;
  6. Paraguay con l’emittente Sistema Nacional De Television;
  7. Repubblica Ceca con l’emittente Ceca Ceská Televize;
  8. Turchia con l’emittente Turkish Radio and Television Corporation;
  9. Svezia con l’emittente Modern Times Group;
  10. Portogallo con l’emittente Rádio e Televisão de Portugal.

Ha parlato a due giorni da Juventus – Frosinone il tecnico giallazzurro Marco Baroni. Queste le sue parole:

“Juve? Partita complicata e forse il pronostico parla chiaro.  Io sono molto concentrato a gestire l’entusiasmo della squadra perché ne abbiamo bisogno ma dobbiamo anche migliorare.  Vogliamo andare a Torino a fare una prestazione importante nonostante le grandi difficoltà che troveremo. 

Indisponibili? Non ci sono grandi problemi di recupero per chi è  stato impiega a Genova. Tutti vogliono giocare questo match e sono felice. 

Squadra che vince nn si tocca? Si tocca poco. Non dimentichiamo che a gennaio sono arrivati dei ragazzi che voglio aggiungere  a questa squadra piano piano perché venivano  da grandi periodi  in cui non  hanno giocato

Maiello e Chibsah?  Sono diffidati,  è un problema e valutiamo anche questo  ma per noi è una gara importante.  Andiamo a giocarci una gara contro un avversario stratosferico ma andremo a cercare la prestazione

Punti in trasferta? Per quanto riguarda  la mia gestione fatta eccezione per la partita  con l’Atalanta  in cui dopo il 2-0 abbiamo  fatto male con il Milan e con la Lazio abbiamo fatto bene. Sono convinto che anche in casa possiamo  costruirci  la nostra salvezza.  Per ora le statistiche  sono  negative ma cambiare i numeri fa parte della nostra crescita

Dionisi?  Non sarà  convocato perché ha ancora  bisogno di una visita  di controllo.  Ieri aveva talmente  tanta voglia di tornare in campo che gli ho fatto fare il jolly  in allenamento  senza avere pressione.  Ha toccato  il pallone e questo  è già una notizia positiva.  Può essere un’arma  importante  per il finale di stagione

Attacco? Tutti saranno della partita,  Pinamonti ha recuperato. Trotta darà  molto di piu di quello visto finora.  Non cambieremo  molto, inizialmente ci saranno un paio di cambiamenti  ma sia Ciofani che Pinamonti e Ciano saranno della partita

Juve? Sembra quasi una partita  ingiocabile perchè Allegri sta facendo un lavoro straordinario. Dovremo trovare nella bellezza di questa sfida il voler fare una grande prestazione

Firmerebbe per il pareggio? Ad oggi si

Tattica? La Sampdoria fa un gran bel  calcio  ma statisticamente crossa poco perchè  lavora per via centrale.  La Juventus gioca in maniera  differente  dunque non possiamo tenere i cinque stretti. Questa squadra ha grandi margini di miglioramento, stiamo lavorando per questo”.

Ormai sono così tanti, 678, che è difficile risalire la corrente. Ma come ogni leggenda, anche questa ha un’origine mitica: il primo gol Cristiano, destro sporco dopo una serpentina contro la Moreirense, risale al lontano ottobre 2002. Lo smarcò un amico spagnolo dello Sporting, Antonio Jesús García González, per tutti Toñito: era un centrocampista di talento, ha intrecciato il suo destino all’alieno della Juve ben oltre quel gol. Fu lui a dargli il cambio nel giorno dell’esordio da pro’, fu lui a regalare i primi consigli e a fargli praticare lo spagnolo. Oggi, dopo una discreta carriera in Portogallo, è tornato alle Canarie dove allena ragazzi in difficoltà con lo «Sporting» Tenerife: maglie a righe orizzontali verdi e bianche, come quelle del club in cui ha visto sbocciare il ragazzino venuto da Madeira. Toñito, torniamo al 14 agosto 2002. È il 58’ di Sporting-Inter, preliminare di Champions. «Succede che esce Toñito ed entra un extraterrestre di 17 anni. Gli dissi qualcosa come “Suerte, mostro”, poi si scatenò. Aveva una voglia incredibile di mangiarsi il mondo. Ero un buon giocatore io, ma la differenza si è vista da subito: Cristiano ha sempre avuto il potere di cambiare le squadre». Come era da compagno? «Un bimbo, ma uguale all’uomo che è diventato: umile, ambizioso, determinato, professionista oltre ogni immaginazione. Solo una cosa, forse, ha cambiato: il tiro, quello lo ha migliorato un po’ alla volta. Tra noi c’era una amicizia sincera, lo sentivo in qualche modo vicino a me». Ci spieghi meglio. «Io avevo lasciato le Canarie a 18 anni con solo una valigia e tanti sogni. Ho dovuto farmi da solo, anche se per strada ho incontrato persone speciali come il padre di Mourinho, mio dirigente a Setubal. Anche Cristiano non veniva da una famiglia agiata, era da solo in un mondo nuovo: durante gli allenamenti faceva girare la testa ai veterani e io gli dicevo “piano piano, non esagerare…”. Gli facevo anche da autista, ma dovevo aspettare anche un’ora al campo perché non voleva mai andarsene. Bussavo sulla finestra della palestra: “Avanti Cris, basta, è tardi”. Si dispiaceva perché non esordiva subito, io lo facevo ragionare. Gli dicevo che sarebbe arriva la sua ora». E, infatti, arrivò. Ma avrebbe mai pensato a questa carriera? «Chi come me lo osservava da vicino, vedeva una scintilla: non aveva dubbi sul fatto che sarebbe diventato un campione. Certo, era difficile pensare che sarebbe diventato il Michael Jordan del calcio. Io lo paragono a Rafa Nadal: ha una testa fuori dal comune. Uno così nasce ogni 50 anni o forse di più». Quante volte ha visto il primo gol nato da un suo tacco? «Ogni giorno su WhatsApp qualcuno mi manda il video, ma non mi stanco mai: mi fa sentire una piccola parte della sua incredibile storia. Poi, se volete, potete dire che il gol è nato dal mio tacco, ma in realtà ho fatto poco o nulla: solo una giocata sulla trequarti, poi lui ne ha saltati tre. E dopo ne ha segnato pure un altro». Vi sentite ancora spesso? «No, purtroppo. E poi la Juve me lo ha “rubato”: non posso più vederlo in tv ogni settimana. Una volta venne qui alle Canarie col Real Madrid e andai a trovarlo in albergo. Gli dissi: “Ti ricordi di quando ti accompagnavo a casa dopo gli allenamenti? Non avevi neanche la patente e adesso guidi una Ferrari”». Come si vive in Spagna un campionato senza Cristiano? «Manca a tutti, pure ai rivali, ma soprattutto al Real. Ero dispiaciuto quest’estate, ma poi ho capito: è andato in una squadra già fortissima in cui lui è il “plus”. La Juve è la favorita in Champions». Sì, ma c’è l’altra squadra di Madrid di mezzo… «Con l’Atletico sarà una battaglia tattica tra Simeone e Allegri, due maestri. Ma la Juve ha giocatori più grandi – a me piacciono Pjanic e quel fulmine di Douglas Costa –, una panchina molto più lunga e poi lui… Il plus»



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