Kate Middleton, la Duchessa si prepara per quando William sarà Re



Questo articolo in breve

Regina non si nasce, si diventa. È il risultato di un lungo apprendistato, è sudore, è sacrificio. È anche, banalmente, esercizio fisico: solo per portare la corona, che pesa quasi un chilogrammo, i sovrani sono obbligati a indossarla all’alba nei loro appartamenti, così da sentirsi a loro agio durante gli eventi ore dopo. «Una fatica », ha confidato in una recente intervista tv Elisabetta II, con un candore sorprendente. È il motivo per cui sudditi e curiosi stanno vedendo la Middleton uscire sempre più spesso da sola, senza William, agli eventi ufficiali; la sentono tenere discorsi su salute mentale, su sostegno all’infanzia a rischio, su organizzazioni benefiche dedicate ai bambini.



Durante un recente discorso la duchessa ha anche elogiato il ruolo dei nonni nell’educazione dei più piccoli, ben sapendo quanto importanti siano i suoi genitori, Michael e Carole Middleton, che, in anni di forti critiche all’appannaggio reale, le permettono di tenere una sola tata per tre bambini piccoli. Lei, in più, agli eventi arriva vestita di tutto punto, sui tacchi a spillo e con la piega laccata a puntino, perché, se si fa vedere anche solo con un capello fuori posto o la cintura sbagliata, arriva lo scroscio di critiche. C’è da chiedersi come mai questa ragazzona di quasi un metro e 80, senza nemmeno un ramoscello di nobiltà nel suo albero genealogico dominato da operai e minatori, con un’adorazione per gli sport da maschi, un amore viscerale per gonne corte e zeppe di corda, abbia rinunciato a una vita da borghese milionaria per vestirsi da signora attempata (non ha nemmeno 40 anni), stringere mani di sconosciuti ogni giorno e sorridere di cuore anche quando, forse, vorrebbe stare da un’altra parte. Ebbene, Kate lo ha proprio voluto.

Ha tessuto amicizie, cambiato scuole, ingoiato umiliazioni, pur di arrivare a sposare William. Sulla carta i due non erano destinati nemmeno a incontrarsi, tanto distanti sono i loro mondi. Ma lei ha dato un calcione al destino avverso e fatto in modo, prima, di inciampare davanti al principe e, poi, di piacergli a tal punto da chiederle di sposarlo (non senza qualche riluttanza). Ufficialmente i due si incontrarono nel 2001 all’Università di St. Andrews, dove William si era iscritto all’ultimo minuto, e Kate, letta la notizia, aveva virato celermente verso l’università scozzese. Ma pare che Kate avesse armeggiato per mesi con amici comuni per incontrare William (in quell’occasione con Harry) durante una festicciola quando entrambi avevano 16 o 17 anni; quindi, anni prima. Comunque, una volta alla St. Andrews, non si sa come i due, con altri studenti, finirono a condividere gli appartamenti. Le amiche che hanno avuto il coraggio di spifferare dei gossip di quegli anni ricordano che Kate ripeteva un solo mantra: “Devo incontrare Will”. Motivo per cui diceva no a inviti e uscite al pub. Lui usciva con le altre, lei non usciva. Ha fatto la storia del costume la mise trasparente con cui sfilò a un evento charity sotto al naso di William, che finalmente si accorse di lei.

Ne seguì una relazione di alti e bassi, più bassi che alti. Quando si lasciarono, nel 2007, si vocifera che alcuni amici dissero sollevati: “Finalmente è finita!”. E invece no, William si accorse che nessuna voleva condividere il suo difficile destino di erede al trono, se non Kate. Se la riprese; e poco dopo, pare su pressione della regina, mise l’anello di fidanzamento dell’adorata madre Diana nello zaino, portò la fidanzata in una sperduta montagna del Kenya e si inginocchiò, chiedendole la mano. Le nozze nell’aprile 2011. Oggi sono genitori felici (più o meno, se sono vere le voci della sbandata di William per Rose Hanbury) di tre bellissimi principini. E non va scordato che durante questa lunga storia gli amici di lui l’hanno sempre trattata dall’alto in basso, per via delle sue origini. E lei, zitta, ha sempre ingoiato il rospo. Non sappiamo quanto ci sia dell’ambizione di Carole Middleton in questo percorso di Kate verso il principe e la corona. I maligni dicono tanto. Ma molti sottovalutano il carattere d’acciaio e la perseveranza della duchessa: voi avreste aspettato negli appartamenti della servitù 7 anni, prima di poter dire “Buongiorno” a Sua Maestà?



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