Laura Pausini sullo scandalo Bibbiano: “Perché non ne parla nessuno?”



Scandalo Bibbiano

Nel corso delle passate settimane ha fatto parecchio discutere lo scandalo Bibbiano, una città di Reggio Emilia dove state seguite un’importante operazione da parte degli inquirenti che ha permesso di scoprire cosa si nascondeva dietro un entourage di politici e psicologi che strappavano i bambini alle loro famiglie facendo un vero e proprio lavaggio del cervello.



Ad oggi non è possibile capire quante sono le persone che si trovano in mezzo a questa storia, ma aumenta in maniera notevole i bambini a cui è stato fatto credere di essere piccole vittime di abusi sessuali in famiglia o qualsiasi altro tipo di molestia. Una serie di cose che venivano documentate costruite ad hoc attraverso il contributo degli psicologi che manomettevano i disegni dei bambini, mettendo in atto un vero e proprio lavaggio del cervello per questi che poi venivano affidati ad altre famiglie. A riaccendere i riflettori in questione è stata Laura Pausini, ecco perché.

Laura Pausini sullo scandalo Bibbiano

Secondo quanto riportato dal secoloditalia.it Laura Pausini ha deciso di parlare nel caso Bibbiano non riuscendo a capacitarsi del fatto che i media avessero spento i riflettori su quanto successo ai bambini in questione affermando: “Non posso credere che abbia dovuto cercare questa vicenda, perché sì, quando sono in tour sono spesso distratta dall’attualità e dalla cronaca ma questa notizia è uno scandalo per il nostro Paese e dovrebbe essere la notizia vera di cui tutti parlano schifati“. 

“Non sentite la voglia di punire queste persone”

Laura Pausini ha deciso di scrivere un lungo post su Instagram spiegando quali sono le sue titubanze in merito al caso Bibbiano. L’artista non riesce a capacitarsi del fatto che ad oggi i media non abbiano voluto raccontare in toto questa brutta situazione, spegnendo quasi i riflettori sull’accaduto. La nota scritta da Laura Pausini su Instagram finisce così: “Non sentite la voglia di punire queste persone in maniera molto dura? Scusate lo sfogo ma a me manca il fiato pensando a questi bambini e alle loro famiglie che sono stati torturati psicologicamente per sempre. Se avete un figlio pensate che improvvisamente una persona della quale per altro potreste anche fidarvi, fa un lavoro psicologico tanto grave da portarveli via e affidarli ad altre persone. Come si rimedia adesso nella testa e nei cuori e nell’anima di queste persone? Ma vogliamo fare qualcosa?“.



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