Michele Bravi incidente, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio



Sono passati diversi mesi dall’incidente stradale che vede coinvolto Michele Bravi, durante il quale è stata uccisa una donna. La Procura di Milano ha chiesto per il cantante il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio stradale.



Michele Bravi incidente

Il 22 novembre del 2018, come abbiamo appena spiegato, Michele Bravi è rimasto coinvolto in un incidente stradale a Milano. Il cantante ha fatto un’inversione a “u” che ha innescato uno scontro con la moto dove viaggiava Rossana Colia. A raccontare i giorni successivi all’incidente è stato il fratello della vittima: “Possiamo capire come stia lui in questo momento, è normale. Però noi che dovremmo dire del nostro dolore? Eravamo una famiglia estremamente unita. Ha distrutto ben più di una famiglia“. In quell’occasione l’uomo ha anche affermato: “Noi non chiediamo niente. Non ci interessa se gli danno uno, cinque o vent’anni di galera. Non gli portiamo nemmeno rancore, ma è possibile che dopo sette giorni abbiano trovato il tempo, lui e il suo staff, per un comunicato divulgato su giornali e social, e non cinque minuti per una chiamata?“.

Michele Bravi rinviato a giudizio

La vicenda giudiziaria che vede coinvolto Michele Bravi continua il suo percorso, e il cantare molto probabilmente dovrà affrontare un rinvio a giudizio. Il pm Alessandra Cerreti, secondo quanto reso noto dalla stampa nazionale. ha richiesto consulenza cinematica per ricostruire l’accaduto, in attesa della prossima udienza in programma per il 5 dicembre 2019 davanti al gup dove dovrà rispondere di omicidio stradale. In questi frangente l’artista ha pubblicato un unico messaggio dove spiega ai fan di stare bene e di sperare che la vicenda giudiziaria si risolva nel migliore dei modi.

“L’auto di Michele aveva superato la riga di mezzeria”

In attesa del processo, in programma per il prossimo 5 dicembre 2019, ha deciso di commentare il tutto è stato anche l’avvocato difensore di Michele Bravi, Manuel Gabrielli, che, secondo quanto riportato da Leggo.it ha dichiarato: “Al momento del sinistro, Michele Bravi non stava effettuando un’inversione vietata, bensì una svolta a sinistra al fine di accedere ad un passo carraio. La moto condotta dalla defunta proveniva da tergo rispetto al senso di marcia dell’autovettura guidata da Michele, quindi, alle spalle di quest’ultimo“. Il penalista Manuel Gabrielli, inoltre, ha parlato anche della dinamica dell’incidente e, sulla sera del 22 novembre 2018, ha dichiarato: “Al momento dell’impatto, l’auto di Michele aveva superato la riga di mezzeria per circa la sua metà, mentre l’impatto avveniva in prossimità della portiera posteriore, lato guidatore“.



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