Pensione ultime notizie Quota 100: misura temporanea, vigila la Cgil



Sul tema pensioni, le ultime notizie riguardano semplicemente l’attesa per il decreto legge che doveva già arrivare prima di Natale che invece è slittato a metà gennaio e che conterrà le misure della manovra, tra i quali Quota 100. Questa è la misura più attesa di tutto il 2019, ovviamente riguardo l’impianto pensionistico. Le ultime indiscrezioni riguardanti proprio Quota 100, allontanano l’attuale misura da quello che era il suo impianto originario. Non si tratterà, infatti, soltanto più di una semplice somma tra età contributiva e anagrafica, visto che il requisito minimo contributivo ammonterà a 38 anni. Sì  è anche parlato di una temporaneità di questa misura che molto probabilmente, quindi sarà soltanto applicata per 3 anni per poi essere sostituita da Quota 41 che sarà valida per tutti e che rappresenta essere il vero obiettivo del governo. Quindi la legge Fornero sembra essere rimasta in piedi, anche se il governo sta tentando in tutti i modi quantomeno di superarla.



Il decreto dovrebbe anche contenere delle proroghe per quanto riguarda due misure molto importanti che sono scadute però lo scorso 31 dicembre 2018. Stiamo parlando di Ape sociale e opzione donna, le quali verranno prorogate ancora per un anno e nel decreto è anche prevista una misura per gli esodati. A vigilare sulla riforma pensioni sembra esserci la Cgil, che chiede comunque un incontro con i vertici del governo. A tal riguardo a parlare è stato il segretario nazionale del sindacato Roberto Ghiselli, il quale ha riferito che sarebbe un errore se il governo procedesse in tal senso, senza un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, ignorando quelle che sono le proposte che si sono fatte ormai da tempo.

Facendo riferimento a quelle che sono le indiscrezioni giunte in questi giorni, Ghiselli ha sostenuto come il quadro sia ancora piuttosto dubbio, soprattutto per quanto riguarda la temporaneità della misura quota 100 che si andrebbe ad esaurire in un solo triennio, ma che comunque non si può nemmeno definire quota 100 perché il requisito dei 38 anni di contributi per l’anticipo pensionistico, rimarrebbe comunque vincolante a prescindere dall’età.

Secondo Ghiselli, la legge Fornero resterebbe in vigore in modo integrale anche per i prossimi tre anni e non migliorerebbe le condizioni di gran parte delle persone, i più penalizzati sarebbero quindi chi ha svolto lavori gravosi, le donne, chi ha delle carriere discontinue e i lavoratori precoci. Come abbiamo visto, al momento i temi caldi sono anche quelli riguardanti le proroghe di opzione donna e ape sociale, ma anche la salvaguardia degli esodati, dei quali si sarebbe occupato almeno così aveva promesso qualche mese fa Luigi Di Maio.



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