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Pensioni casalinghe 2019, cos’è e come richiederla. Quali i requisiti necessari?



Sapete che esiste un fondo pensioni casalinghe, utile e necessario per poter percepire una pensione? Questo fondo pensioni per le casalinghe non è di certo una novità, ma esiste esattamente dal 1997 e garantisce una pensione di inabilità oppure di vecchiaia a tutti coloro che si dedicano alla cura della casa e della famiglia, senza percepire alcun tipo di retribuzione. Ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e capire effettivamente a chi spetta questa pensione casalinghe.



Pensioni casalinghe 2019, cos’è e a chi spetta

Per potersi iscrivere al fondo pensioni casalinghe, bisogna essere in possesso di alcuni requisiti, innanzitutto anagrafici. Quindi si potranno iscrivere al fondo tutti coloro che risulteranno avere un’età compresa tra i 16 e i 65 anni ed ancora bisogna che questi svolgono attività di cura e di assistenza della famiglia, senza essere retribuiti e senza alcun vincolo di subordinazione. Oltre a questi requisiti, pare ce ne siano anche tanti altri, ovvero non essere titolare di pensione diretta e non svolgere attività di lavoro, di lavoro autonomo o dipendente con una relativa iscrizione ad un qualsiasi ente o una cassa previdenziale specifica.

Come presentare la domanda?

La domanda di iscrizione al fondo bisognerà che sia inviata in via telematica e quindi bisognerà accedere al sito dell’Inps grazie al proprio dispositivo PIN e utilizzare quindi tutti i servizi dedicati. In alternativa anche contattare il Contact center Inps o rivolgersi nel caso in cui i precedenti metodi non siano soddisfacenti, ad un intermediario autorizzato ovvero un CAf. Una volta che sarà completata la richiesta di iscrizione all’INPS, sarà lo stesso ente a provvedere ad inviare mensilmente i bollettini necessari per potere pagare il contributo dovuto.

Quanto spetta?

Tutti gli iscritti al fondo verseranno un contributo minimo di 25, 82 euro per potersi vedere accreditato un mese di contribuzione. Ogni iscritto dovrà versare una cifra a propria discrezione e non obbligatoriamente ogni mese, ma in qualsiasi momento dell’anno. Va anche sottolineato come i contributi versati siano deducibili in sede di dichiarazione dei redditi, anche per i familiari a carico. Anche in questo caso, così come accade per altre misure pensionistiche attuali, l’importo dell’assegno pensionistico sarà calcolato sulla base del sistema contributivo e viene erogato soltanto se l’importo maturato è pari all’ammontare dell’assegno sociale più un 20%.

Per potere percepire questo assegno, è necessario aver compiuto 57 anni di età ed avere almeno 5 anni di contributi. Effettivamente una volta che si superano poi i 65 anni di età, scatta in automatico la pensione di vecchiaia, a prescindere da quanto si è versato negli anni precedenti. Altra cosa molto importante è che, questo tipo di pensione, non viene riconosciuta ai superstiti ma soltanto al diretto interessato.



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