Pensioni ultime notizie, Quota 100 interesserà anche chi oggi ha 57 anni



Questo articolo in breve

Quota 100 ovvero la misura più attesa del 2019 risulta il nuovo accesso anticipato alla pensione contenuta nel decreto legge che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana e che è in attesa di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.



Questa misura interesserà, secondo le stime del governo, circa 290.000 lavoratori quest’anno e circa 700 mila nel triennio. A tal riguardo non va dimenticato come questa misura sia del tutto sperimentale ovvero valida soltanto per 2019-2020-2021. Nel corso di questi tre anni, dunque chi vorrà visto che si tratta di una misura volontaria e non obbligatoria, potrà andare in pensione usufruendo di questa misura avendo compiuto 62 anni di età e 38 anni di contributi. Questa riforma è rivolta perlopiù a tutti i nati tra il 1952 e il 1959, ovvero quelli che ad oggi hanno meno di 67 anni e almeno 60 anni e che abbiano attualmente almeno 36 anni di contributi versati che nel 2021 dovranno essere 38.

Una novità sembra essere quella prevista dall’articolo 22 del decreto che è dedicato ai fondi di solidarietà bilaterali e che permetterebbe di poter accedere alla pensione anticipata anche avendo un’età inferiore a quella prevista, venendo quindi per far sì che questa misura possa interessare anche i nati tra il 1960 e il 1962, ovvero un lavoratore che ad oggi ha 57 anni. Quindi quota 100 potrebbe anche interessare coloro che non per forza hanno compiuto 62 anni di età ma esistono comunque delle determinate condizioni da rispettare.

Primo tra tutti il lavoratore deve risultare operare in un settore dove c’è o comunque è all’orizzonte un accordo tra sindacati e imprese, un Fondo di Solidarietà. È lo stesso lavoratore che poi deve rientrare in questo accordo sindacale che è a livello aziendale o territoriale e che è volto al ricambio generazionale ovvero deve esserci alla base in un accordo che prevede un numero di lavoratori da assumere in sostituzione a quelli che andranno in pensione usufruendo di quota 100. 

Il Fondo di Solidarietà in questo caso potrà pagare un assegno straordinario per il sostegno al reddito ai lavoratori che raggiungono i requisiti per Quota 100 nei successivi 3 anni, perciò significa che potrebbero essere accompagnati al pensionamento i lavoratori che hanno 59 anni di età e maturato 35 anni di contributi perché dopo tre anni appunto sarebbero 62 anni anni di età più 38 anni di contributi per quota 100. La norma, dunque, riguarda anche coloro che hanno compiuto 57 anni di età e maturato 33 anni di contributi nel 2021, perché nell’ultimo anno di validità della misura quota 100 avrebbero 59 anni di età e 35 anni di contributi, ovvero i requisiti necessari per poter usufruire dello scivolo, ovvero l‘eventuale assegno straordinario al termine del quale avrebbero raggiunto quota 100, avendo 62 anni di età e 38 anni di contributi. Va sottolineato che in questo caso il costo dell’operazione è totalmente a carico dell’azienda.



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