Reddito di cittadinanza restituzione: quando bisogna dare i soldi indietro



Può succedere che il reddito di cittadinanza venga indebitamente percepito ed in questo caso va assolutamente restituito. Esistono quindi dei casi in cui i beneficiari del reddito di cittadinanza devono restituire i soldi percepiti a titolo di integrazione del reddito. Questo Può accadere sia quando il beneficiario perde il diritto alla misura e quindi a titolo sanzionatorio, sia dopo che questo non abbia speso tutta la somma accreditata sulla carta rdc di Poste Italiane.



Ovviamente tra le due esiste una differenza sostanziale e la prima è che nel caso in cui il beneficiario perde il diritto a titolo sanzionatorio, il titolare è dovuto alla restituzione delle somme erogate anche se queste sono state spese o prelevate, mentre nel secondo caso la restituzione riguarda soltanto il credito residuo che ammonta sulla carta.

Ovviamente per poter evitare di restituire il reddito di cittadinanza bisogna semplicemente prestare attenzione quando si presenta domanda per il beneficio e nello specifico bisogna fare attenzione a non dichiarare il falso perchè non soltanto la conseguenza è quella di perdere il beneficio del reddito di cittadinanza, ma inevitabilmente scatta la restituzione delle somme che sono state percepite in modo indebito. Nel secondo caso invece, tutti coloro che hanno chiesto la misura devono prestare attenzione a non lasciare a fine mese delle somme residue sulla carta perché altrimenti poi verranno comunque trattenute per come previsto dalla normativa.

Restituzione del reddito di cittadinanza

Come abbiamo anticipato, il reddito di cittadinanza può essere percepito in modo indebito. e quindi va restituito da tutti coloro che per qualche errore non risultano essere beneficiari perché non soddisfano i requisiti. Soprattutto quando si dichiara il falso si va incontro a delle sanzioni che sono gestite dall’articolo 7 del decreto 4/2019 che chiarisce come il beneficiario può addirittura andare incontro a sanzioni molto gravi, come il carcere. Ovviamente questo caso avviene soltanto quando al fine di poter ottenere il beneficio vengono utilizzate delle Dichiarazioni false o allegati di documenti falsi oppure quando si omettono delle informazioni dovute quando non viene comunicata la variazione del reddito oppure del patrimonio familiare in corso direzione del beneficio. In questo caso è prevista addirittura la reclusione da 1 fino a 3 anni oltre che l’immediata revoca del beneficio con una efficacia retroattiva. In questo caso la persona in questione, è tenuta a restituire l’importo per intero che è stato indebitamente percepito. Ad ogni modo sarà l’Inps ad occuparsi del recupero dell’indebito percepito per errore. Il beneficiario è tenuto alla restituzione fino all’ultimo centesimo.



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