Stimola il funzionamento della ghiandola tiroidea con zinco, selenio e iodio



La tiroide è una ghiandola che regola alcuni dei principali processi metabolici dell’organismo e il consumo di energia, grazie all’azione di due ormoni, noti come tiroxina (T4) e triiodotironina (T3). Necessari per la sintesi di questi ormoni sono lo iodio, lo zinco e il selenio. Un altro ormone, il TSH, secreto però dall’ipofisi (una ghiandola posta alla base del cranio), favorisce la funzionalità e l’accrescimento della tiroide. Quando questa ghiandola funziona meno si parla di ipotiroidismo. La dieta salva tiroide w Prima di tutto dovrebbe prevedere l’uso di ingredienti freschi e senza additivi.



Questo perché i cibi pronti, ricchi di sostanze prodotte in laboratorio o di scarsa qualità, rallentano il lavoro della ghiandola (quindi i processi metabolici), esponendola a non pochi rischi per quanto riguarda la sua salute. È bene anche evitare il più possibile cereali e derivati (pane, pasta ecc.) raffinati, cioè privati della fi bra che contiene il chicco all’origine. Tali alimenti, infatti, creano picchi glicemici dopo i pasti e, proprio come fanno i cibi di produzione industriale, rallentano il

lavoro della tiroide. Sono quindi da preferire i cibi integrali.Occorre fare attenzione all’acqua, in quanto quella del rubinetto è ricca, nella maggior parte dei casi, di cloro e fluoro che possono interferire con la tiroide. Meglio quindi un’acqua filtrata con le apposite caraffe o una buona acqua minerale. I semi e i germogli di canapa, lino e chia, consumati alla dose di un cucchiaio al giorno, forniscono l’ALA (acido alfa-linolenico), un tipo di Omega3 molto importante per la funzionalità della tiroide.

Va invece limitato il consumo di carne, soprattutto se rossa (a questa è meglio preferire pollo, tacchino e vitello). w Molte persone con problemi alla tiroide risultano essere particolarmente sensibili al glutine o addirittura celiache. Il glutine è una sostanza proteica che si trova in grano, segale, farro, khorasan, orzo, spelta, triticale e nei loro derivati (pasta, pane, couscous ecc.). I cereali che invece non lo contengono sono riso, mais, quinoa, amaranto, teff, sorgo e grano saraceno. Anche il miglio è senza glutine, ma contiene sostanze antiormoni tiroidei che lo rendono controindicato.

L’avena invece è consentita ma in modiche quantità e acquistando un prodotto certificato “gluten free”. Si ricorda che i cibi contenenti glutine vanno eliminati completamente solo se si è celiaci. In caso di tiroide lenta senza celiachia, il consiglio è di consumarli con moderazione e occasionalmente, preferendo le numerose alternative possibili.

Favoriscono La produzione Di ormoni tiroidei Le alghe sono ricche di iodio, un elemento essenziale per la funzione tiroidea. Puoi consumarle sotto forma di insalata, sushi, zuppe e insalate. In commercio le trovi anche in polvere da usare direttamente sul cibo già cotto al posto del sale.

Evita questi cibi

CAVOLI, CAVOLINI DI BRUXELLES, BROCCOLI, CAVOLFIORI PATATE DOLCI nMAIZENA (amido di mais) FAGIOLI DI LIMA E SOIA MIGLIO PERLATO nGLUTINE (alcuni studi hanno evidenziato una possibile correlazione tra glutine e disfunzione tiroidea)

Soia: sì, ma solo se la tiroide funziona bene Sulla soia si sentono voci diverse che tendono a creare confusione rispetto alla sua tollerabilità. In realtà, chi non ha disturbi specifici della tiroide può tranquillamente consumare soia e derivati. In caso di ipotiroidismo, la soia potrebbe interferire con l’assorbimento dei farmaci ma, secondo la mayo clinic e la cleveland clinic, non ci sono abbastanza prove per cui andrebbe evitata. Il consiglio è quindi di limitarne l’assunzione e di consumarla qualche ora dopo aver preso i farmaci.

L’integratore salva tiroide

Dallo zafferano ecco l’integrazione adatta a te Puoi scegliere un prodotto a base di griffonia, arancia amara e cromo, contenente anche satiereal, un derivato dagli stimmi di zafferano utile per tenere sotto controllo gli zuccheri e vincere la fame. Se ne prendono due compresse, una prima di colazione e una prima di cena, masticando lentamente la compressa. Si beve poi un abbondante bicchiere di acqua.



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