Alessia Marcuzzi: ”mi sono commossa cantando dal balcone”



Penso che, in questi giorni terribili, abbiamo riscoperto la nostra umanità », esordisce Alessia Marcuzzi, che ha scelto di condividere la propria “quarantena”. «Credo che ciascuno di noi abbia cercato le persone che gli faceva piacere sentire veramente», prosegue la conduttrice, «io ho chiamato tutti i miei amici che erano a casa da soli perché volevo che sentissero un po’ di affetto e chi fa il mio mestiere ha provato, attraverso le dirette Instagram o direttamente in video come Alfonso (Signorini, ndr) con il GfVip, a portare un po’ di leggerezza, a fare compagnia, nel flusso delle notizie e degli appelli.



Abbiamo aiutato, ognuno a suo modo, ospedali e strutture che hanno bisogno di mezzi, perché i veri eroi sono i medici, gli infermieri, il personale sanitario che non ha potuto distrarsi come noi. Per me la bandiera di questa Italia è l’infermiera Alessia (Bonari, ndr), quella ragazza con i segni della mascherina in faccia che, così giovane, ha voluto “fare la sua parte” e prendersi cura dei pazienti perché è innamorata del proprio lavoro.

Mi sono commossa vedendo Napoli cantare “abbracciame cchiù forte”, perché loro ci mettono sempre il cuore e la musica ci permette di abbracciarci senza toccarci, e ho voluto cantare con tutti L’Inno di Mameli in un romantico flashmob musicale che ha unito tutti i balconi del Paese.

Sono rimasta in casa con i miei figli, Mia e Tommaso, e con mio marito, Paolo, ho aiutato la piccola a studiare, a fare i compiti, abbiamo fatto ginnastica, giocato a nascondino, abbiamo aperto un profilo di Tik Tok e mi sono messa a cantare con un filtro che mi ha trasformata in un cetriolo! Ho riaperto il mio blog Lapinella (www.lapinella. com) con l’hashtag #iorestoacasa proprio per suggerire modi di trascorrere il tempo: da come fare una crostata agli esercizi di yoga ad altre idee da seguire ogni giorno; mi sto riguardando Friends proprio perché i protagonisti sono sei ragazzi che vivono in un appartamento; abbiamo riscoperto i giochi in scatola e ogni giorno io e Mia prepariamo un’agenda dettagliata con tutti i nostri impegni. Ci siamo sentiti parte di una famiglia molto più grande, che è l’Italia. Una famiglia dove si discute e dove ci si critica, ma se ci attacca qualcuno da fuori, allora riscopriamo la forza dei legami e la grandezza di un abbraccio che accoglie tutti e diventa musica».



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