Antonella Clerici da quando vive nella casa nel bosco ha imparato molte cose



Si chiama E sempre mezzogiorno, proprio come il programma che ha riportato su Raiuno la regina dei fornelli televisivi Antonella Clerici, ma pur essendo zeppo di gustose ricette non è un libro di cucina. O, almeno, non solo un libro di cucina, perché come spiega la stessa conduttrice, il volume edito da Rai Libri e in vendita in librerie e store digitali, è un invito nella sua casa e nella sua nuova vita, che da alcuni anni trascorre al fianco del compagno Vittorio Garrone e dei loro figli in una grande dimora in mezzo al bosco ad Arquata Scrivia, sulla dorsale tra Liguria e Piemonte.



Dopo un paio di mesi scapperai, le dicevano gli amici quando Antonella fece i bagagli per trasferirsi da Roma in mezzo alla natura della Tenuta Basini, e invece è attorno a questa fattoria con l’orto, le stalle piene di animali e le scuderie con i cavalli che oggi ruota il suo mondo, che lei mostra ogni giorno all’ora di pranzo ai telespettatori in diretta Tv dagli studi di Milano. “Non potevo invitarvi tutti, ma almeno darvene un assaggio sul grande schermo che ogni giorno rimanda le sue immagini”, spiega nell’introduzione di È sempre mezzogiorno. “In questo libro trovate tutto: il bosco, gli amici che mi hanno regalato le ricette di famiglia, i piatti del cuore e la mia grande passione per il cibo”.

Svegliarsi ogni giorno circondata dagli alberi, osservarli dalle vetrate della cucina mentre sorseggia il primo caffè della mattina o guardarli accesi dalla luce del tramonto quando prepara la cena le ha fatto capire che la natura ci dà lezione. E il meglio che possiamo fare è stare lì a prendere appunti. Rispettare il ritmo delle stagioni, quindi, e poi essere generosi, perché, per avere un buon raccolto, la terra ha bisogno di cure. Dobbiamo usare al meglio le risorse di cui disponiamo, saper aspettare e condividere emozioni e insegnamenti con gli altri. È così che Antonella ci apre la sua dispensa e ci propone cento ricette, quelle semplici e genuine fatte con materie prime coltivate nel rispetto dell’ambiente e delle stagioni e quelle della tradizione delle Feste, quelle regalate da chef o da amici e quelle furbe ma anche sagge, realizzate con quel che avanza.

Sei capitoli, a cominciare da quello che insegna a impastare acqua, farine e lievito per fare pane, focacce, pizze e grissini, e solo a leggere sembra di sentire il profumo delle pagnotte appena sfornate. Irresistibili per la Clerici, che svela di aver ereditato dalla mamma il “vizio” di sbocconcellare una michetta pescandola dal sacchetto del pane fresco. Poi i primi, dalla pasta con il classico sugo di pomodoro fresco, che  Antonella prepara oggi per la sua famiglia allargata, a quella condita con il ragù invernale che cuoce lentamente, fino al risotto giallo, il suo vero comfort food.

“A 12 anni, quando sono uscita dall’ospedale dopo essere stata operata di appendicite, ho trovato un piatto di risotto allo zafferano ad aspettarmi, cucinato da mia mamma per festeggiare il ritorno a casa ”, scrive nel secondo capitolo. Ancora, le verdure, che Vittorio le ha insegnato ad amare e coltivare nell’orto, e lei ha imparato a conservare affinché possano essere consumate
anche oltre la stagione in cui vengono colte: così prepara la salsa di pomodoro, le conserve di frutta, la giardiniera. Il quarto capitolo è per le ricette di famiglia, preparate dalle nonne e tramandate alle nipoti, quelle che imbandiscono le tavole del pranzo della domenica, di una cena con gli amici o del cenone di Natale.

“A Maelle [la figlia avuta dall’ex Eddy Mavtens che oggi ha 11 anni, ndr] insegno a fare il risotto giallo e il vitello tonnato, due grandi piatti di casa mia, ma anche i brasati, che mia mamma cucinava la domenica”, rivela Antonella. Ed eccoci al quinto capitolo, ai piatti straordinari che si possono tirar fuori dagli scarti: le polpette fatte con gli avanzi dell’arrosto o del bollito, il risotto del giorno prima saltato in padella, l’avanzo della pasta riscaldato fino a quando fa la crosticina croccante. Infine, i dolci. Quelli dei quali la conduttrice sogna il profumo non appena il bosco fuori dalla vetrata della sua cucina prende i colori dell’autunno: le frolle, la tarte tatin, il ciambellone, il dolce che fa per il compleanno di Maelle da quando era piccola, guarnito con l’immagine dei suoi supereroi preferiti. Ma oggi, rivela Antonella, Maelle le torte le prepara da sola. “E le guarnisce con un cavallino di zucchero, perché l’equitazione è la sua grande passione.



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