Arrestato 23enne capo di una setta satanica con l’accusa di schiavitù, stupri e pedopornografia



È finito agli arresti domiciliari un uomo di 23 anni, il quale è stato ritenuto a capo di una setta e gravemente indiziato di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù violenza sessuale e pornografia minorile nei confronti di più persone. La squadra mobile della Questura di Firenze e il servizio operativo centrale della direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato di Roma, pare abbiano eseguito una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, firmata dal GIP di Firenze a carico di un uomo, il quale è stato ritenuto essere a capo di una setta satanica. Si tratterebbe di un giovane di 23 anni, il quale è stato accusato di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, violenza sessuale e pornografia minorile, nei confronti di diverse persone. Stando a quanto riferito sembrerebbe che durante l’inchiesta, abbiano assunto delle informazioni molto importanti direttamente dalle vittime e sulla base di queste avrebbero seguito degli accertamenti tecnici più che altro sul traffico telefonico e anche sui profili social dell’indagato. Ma vediamo più nel dettaglio.



Giovane di 23 anni indagato per essere presunto capo di una setta satanica

Come già abbiamo avuto modo di vedere, il 23enne residente nella provincia di Prato, pare forse a capo di una setta satanica, fingendo tra l’altro di essere proprio il diavolo. Stando a quanto riferito, pare che il giovane adesso dovrà rispondere di 13 episodi di violenza sessuale. Stando a quanto riferito dall’accusa, il giovane pare che abbia costretto gli adepti e molti di questi anche minorenni, a subire degli atti sessuali dopo aver stretto un vero e proprio patto con il diavolo. Il 23enne sarebbe stato così tanto abile nel convincere gli appartenenti alla setta di avere dei poteri soprannaturali e per questo avrebbe scelto gli adepti per poter salvare il mondo. E’ emerso dalle indagini ancora che il 23enne avrebbe convinto gli altri della sua superiorità, mettendoli in uno stato di soggezione psicologica per poterne poi abusare.

La cosa più incredibile è che il giovane avrebbe anche elaborato un rituale di resurrezione. In che modo? Sembra che abbia inscenato uno strangolamento da parte di un complice e poi subito dopo si sarebbe rialzato, fingendo di rimettersi a posto il collo. Secondo la dottrina del capo della Setta satanica, gli atti sessuali erano necessari affinché venissero liberati i demoni. Erano previsti anche dei veri e propri rituali attraverso i quali gli adepti avrebbero potuto acquisire gli stessi poteri.

I riti per entrare a far parte della setta

Nello specifico questo, avrebbe dovuto premere con forza il proprio indice sul loro occhio, dare dei morsi sulle braccia con fuoriuscita di sangue. Il giovane pare fosse riuscito a farsi mandare delle fotografie tramite WhatsApp di corpi nudi, facendo credere che le foto sarebbero state viste da qualche entità cibernetica chiamata Hydra. Tra I rituali pare ci fosse anche quello di costringere con la forza fisica gli adepti, ma anche con minacce di morte rivolte non soltanto a loro ma anche ai familiari, a compiere subire dei rapporti sessuali diverse tipo.



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