Charlene di Monaco, una maliconia che la unisce a Meghan Markle



Ogni principessa ha una peculiarità che incuriosisce il pubblico. Tutti si chiedono, per esempio, se Meghan sia davvero dispotica con i collaboratori, mentre Kate ciclicamente finisce sulle copertine dei giornali di mezzo mondo che si interrogano sulla sua magrezza. Charlene di Monaco, invece, è nota per lo sguardo spento, privo di emozione, tanto che per lei si è rispolverata l’abusata definizione di principessa triste.



Eppure è una bella donna, ha due figli stupendi, vive in un palazzo da fiaba: perché è sempre così cupa, apatica, annoiata? A spiegare le ragioni di questo evidente malumore, per la prima volta, è stata lei stessa, persuasa che non bastasse più ignorare la questione per bloccare sul nascere i commenti della stampa, sempre più critici nei confronti del suo atteggiamento e, di conseguenza, del Principato. Per farlo ha scelto un settimanale familiare sudafricano, Huisgenoot: un ritorno a casa per lei, figlia di un importante costruttore edile di origini tedesche, nata a Bulawayo, in Zimbawe, e cresciuta a Benoni, appunto in Sudafrica, nella parte di società bianca e benestante che caratterizza quello Stato.

Sulla copertina del magazine Charlene compare con i gemelli Jacques e Gabriella, che hanno appena compiuto 5 anni, quasi fossero i figli gli unici a riuscire ad alleviare la sua sofferenza. Dimenticando per un momento la prudenza che si addice alla moglie di un capo di Stato, la principessa ha detto: «Le persone che ti osservano fanno presto a trarre le loro conclusioni. Tutti sono convinti di sapere cosa sta accadendo nella tua vita.

E sorridere diventa un imperativo. Ma a volte è davvero difficile farlo. L’anno che è appena trascorso è stato complicato. Ho perso due carissimi amici nel giro di dieci giorni e mio padre è stato ricoverato d’urgenza. Tutto è accaduto mentre ero lontana ». Nelle sue parole emerge una certa insofferenza per la distanza che la separa da casa, dagli affetti dell’infanzia, nonostante abbia ottenuto che il fratello Mike e la sua famiglia si trasferissero a Monaco per sostenerla. «È vero, ho il privilegio di avere questa vita, ma mi mancano la mia famiglia e i miei amici in Sudafrica, e spesso sono triste perché non posso essere sempre lì per loro quando hanno bisogno», ha spiegato.

Immancabile il riferimento ai figli. «Li ho portati in Sudafrica per la prima volta lo scorso febbraio», racconta, «ho sognato a lungo questo viaggio per mostrare loro Benoni, la città dove sono cresciuta. I bambini erano impazienti di vedere il nonno e la nonna. Sull’aereo, quando siamo arrivati, guardavamo tutti e tre dal finestrino e Jacques ha gridato: “Wow, questo è il Paese da dove vieni, mamma? È così grande!” È stato un momento commovente». Che Charlene fosse sotto pressione lo avevamo letto tra le righe di un’intervista rilasciata qualche tempo fa dal marito Alberto. «Mia moglie è entrata a pieno nel ruolo di principessa.

A volte però è complicato trovare momenti di vera intimità, di privacy, quando si vive in un palazzo affollato. Il nostro segreto è ritagliarci spazi tutti nostri, magari a Roc Agel, sopra Monaco, dove i piccoli si divertono nella natura, con la fattoria, o a Marchais, in Francia». Da quelle dichiarazioni – parliamo di quasi due anni fa – Charlene ha sempre più diradato le apparizioni pubbliche, limitandosi agli eventi “obbligati”, come il Gran Premio di Formula1 a giugno, il Ballo della Croce Rossa di luglio, la festa del principe (intitolata a Ranieri) a novembre, il Natale.

Per le nozze di Charlotte Casiraghi e Dimitri Rassam, la scorsa estate, ha fatto solo una rapida comparsata, anche a causa dei rapporti non particolarmente distesi con la cognata Caroline, che dalla morte della madre Grace si è sempre comportata come la vera signora di Monaco, e la di lei progenie. Con questo sfogo di Charlene, seppur pacato, si chiude il cerchio di fuoco delle principesse che hanno fatto i conti con il disagio connesso al proprio rango.

Filone inaugurato, anche se pochi lo ricordano, proprio da Grace, che nei primi anni di matrimonio scriveva sovente all’attore e regista Don Richardson, uno dei suoi primissimi amori, con il quale aveva mantenuto uno stretto rapporto di amicizia, quanto fosse complicata la vita a corte. Le lettere sono un susseguirsi di cronache taglienti delle discussioni con Ranieri, dipinto come un vero maschilista, delle incomprensioni con la suocera Charlotte, della chiusura della piccola società monegasca nei confronti della principessa arrivata da Hollywood.

Dopo di lei è toccato a Diana, che ha reso l’insofferenza alla reale etichetta un fatto pubblico, seguita a ruota da Sarah Ferguson. Meghan ha rinverdito questa tradizione nell’intervista rilasciata durante il tour in Africa e ora ha passato il testimone a Charlene. Sulla quale gira anche un’altra voce, che stavolta nulla ha a che fare con insofferenze di varia sorta. Si dice che le sue forme più che ammorbidite nascondano una seconda gravidanza. Che, se confermata, potrebbe essere l’unica vera cura per la sua tristezza.



Lascia un commento