Come guadagnare soldi con TikTok



Fino a qualche mese fa era noto come il social dei giovanissimi: una sorta di grande sala di ballo virtuale, dove da tutto il mondo ci si esibiva a ritmo di musica.



Ma, come è successo con gli altri social – pensate a Facebook, nato per mettere in contatto gli studenti dei college americani – anche TikTok è maturato e oggi si presenta ai nostri occhi come una piattaforma dove la creatività fa la parte del leone.

Si continua a ballare, ma non si fa solo quello: prestigiatori, comici in erba, giovani chef e persino esperti divulgatori scientifici si danno appuntamento ogni giorno su TikTok per ridisegnare le frontiere dell’intrattenimento in modo creativo.

E chiunque abbia una buona idea oggi può anche guadagnarci dei soldi.

«Non è neppure difficile » – spiega Alessio Atria, autore dell’ebook “Scopri i segreti di TikTok” e co-fondatore di TikTok Hacks Italia su Facebook. «Oggi si può guadagnare con TikTok in tanti modi, anche senza avere un vasto seguito».

Cosa serve per guadagnare con TikTok?

Attenzione: non si tratta di una versione digitale della corsa all’oro. Guadagnare sfruttando TikTok richiede comunque un certo impegno.

«La prima cosa che serve è la capacità di produrre contenuti di qualità che possano incuriosire e piacere agli utenti», suggerisce l’esperto. Ergo: dobbiamo avere un discreto talento o quantomeno una buona idea. «In secondo luogo bisogna scegliersi una nicchia di mercato e operare in quella, senza essere troppo generalisti».

Guadagnare con le live

Il primo metodo di guadagno su TikTok è quello delle live, cioè i video in diretta durante i quali – dando per scontato di avere già un pubblico interessato alle nostre performance – potremmo ricevere dei doni virtuali dai nostri follower o da chi ci vede per la prima volta e apprezza il nostro video.

Questi doni andranno convertiti in diamanti virtuali, che a loro volta potranno essere cambiati in euro con TikTok che terrà per sé una commissione. «Guadagnare così non è il modo più facile, ma se si è bravi ci si riesce», commenta Atria.

In pratica: una volta che ci si è fatti un seguito di persone, queste potrebbero apprezzarci a tal punto da volerci fare un regalino, che va da pochi cent di euro a cifre ben più consistenti. Un po’ come accade agli artisti di strada. Solo che stavolta la strada è virtuale e il pubblico composto perlopiù di habitué.

L’influencer marketing

Proprio come Instagram e YouTube, anche TikTok pullula di influencer, cioè di utenti con un grosso seguito e in grado influenzare gli altri ad acquistare un prodotto o a seguire uno stile di vita. «In questo caso – spiega Atria – il guadagno arriva perlopiù da collaborazioni con aziende che pagano per mostrare un loro prodotto in un video».

È una prassi abbastanza diffusa, tanto che TikTok ha creato un vero e proprio Marketplace dove far incontrare domanda e offerta.

«Il motivo per cui l’influencer marketing funziona è semplice: l’utente si fida di noi e non sa che quella che sta vedendo è una pubblicità. Questo piace molto alle aziende, che ci investono molto soldi», commenta Atria.

Affiliate marketing

Altro metodo di guadagno prevede di mostrare un prodotto nel video e al tempo stesso inserire nella nostra bio di TikTok il link dove è possibile acquistarlo, dopo aver aderito al programma di affiliazione dell’e-commerce che lo vende.

In questo modo ci vedremo riconosciuta una piccola percentuale a fronte di ogni acquisto. «Un’idea – commenta l’esperto – è per esempio mostrare un bel video realizzato usando un gadget particolare e suggerire ai nostri follower di comprarlo per ottenere lo stesso effetto».

Guadagnare con la musica

Un discorso a parte lo meritano i musicisti. «I musicisti alle prime armi oggi possono lanciare il loro brano su TikTok se si accordano con i creator o producono dei video virali.

Se la canzone piace, gli utenti saranno infatti portati a inserirla nella loro playlist sulle varie app di streaming come Spotify o ad acquistare il brano», suggerisce Atria.

«E se alle canzoni si associa un balletto meglio ancora: stimolerà gli altri utenti a mostrarsi in video mentre lo eseguono, diffondendo ancora di più il contenuto musicale».

Soldi ai creator

Ma la vera notizia è che da qualche tempo è TikTok stesso a pagare gli utenti che postano i contenuti migliori.

Ad agosto TikTok, in occasione del suo secondo anniversario, ha lanciato il suo Creator Fund, un fondo “per dare alle persone di talento l’opportunità di trasformare la loro creatività in una vera e propria professione”.

Il nuovo fondo europeo partirà con una dote iniziale di 70 milioni di dollari per il primo anno (pari a circa 60 milioni di euro) che saliranno ad almeno 300 milioni entro tre anni.

“I creator sono la linfa vitale di TikTok e ogni giorno milioni di utenti condividono video e musica, facendo nascere nuovi trend o creando momenti di allegria che vengono apprezzati da tutti gli italiani: siamo ammirati dalla quantità di contenuti che la nostra community continua a condividere”, si legge in un comunicato diramato da Tik- Tok.

Le richieste sono partite martedì 1 settembre. “Sarà richiesto di soddisfare alcuni requisiti iniziali, un modo per riconoscere l’impegno di chi sta dedicando più tempo ed energie a trasformare un hobby creativo o un passatempo divertente in un possibile percorso di carriera.

In particolare, gli utenti devono aver compiuto 18 anni e devono poter contare su una base di almeno 10 mila follower e almeno 10 mila visualizzazioni dei loro video negli ultimi 30 giorni, oltre a pubblicare con continuità contenuti originali in linea con le nostre Linee Guida della Community.

I creator in possesso dei requisiti potranno fare richiesta direttamente nell’app e riceveranno i fondi in rate mensili basate sulle performance dei loro contenuti”.

I problemi di TikTok

TikTok non piace a Donald Trump, che ha minacciato di impedirne l’accesso negli USA, a meno che non cambi proprietà passando di fatto a un’azienda occidentale come Microsoft, Twitter o Netflix (le prime a farsi avanti, secondo la stampa americana).

E così TikTok ha fatto causa al Presidente degli Stati Uniti. Ma un’app così è davvero pericolosa come va dicendo Trump? Anzitutto TikTok è l’unico social di successo cinese che ha sfondato in occidente, dove viaggia verso il miliardo di utenti.

Un’app che entra nei telefoni di milioni di persone rappresenta sicuramente un rischio per la privacy, ma non meno di altre: la differenza in questo caso è il fatto che TikTok sarebbe (il condizionale è d’obbligo) strumento dei servizi segreti cinesi, invece che di quelli di un paese occidentale.

Il 2 luglio anche il gruppo di hacktivisti Anonymous ha denunciato la pericolosità dell’app identificandola come un vero e proprio malware controllato dal governo cinese, il quale agirebbe per eseguire uno spionaggio di massa. Sarà vero? Solo uno 007 potrà dircelo. Intanto l’app è stata già bandita in India.

E non solo: la cosa più curiosa è che sebbene l’azienda che possiede Tik- Tok, ByteDance, sia made in China, il primo paese a non volere TikTok è stata proprio la Cina, dove infatti l’app non è presente. E questo, secondo gli esperti di geopolitica, è davvero un bel mistero: perché la Cina dovrebbe vietare un’app che le procura svariati milioni di dati?



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