Francesco Rutelli chi è: moglie, il figlio naturale, i 3 figli adottivi, Politica



Questo articolo in breve

Francesco Rutelli lo conosciamo tutti come il marito di Barbara Palombelli, anche se, è un politico italiano molto famoso. vediamo tutto quello che dovete sapere sulla tua vita privata, tra i figli e la carriera.



Francesco Rutelli chi è?

È nato a Roma il 14 giugno 1954 ed un segno zodiacale molto ambiguo dei gemelli la sua famiglia ha origini nella capitale da giovane ha frequentato il liceo classico sotto i gesuiti ed ha preso la maturità. successivamente c’è scritto ad una Facoltà di Architettura, ma dopo molto tempo l’abbandona senza prendere la laurea e dedicandosi a tempo pieno alla politica.

Nel lontano 1979 si iscrisse al Partito Radicale scalando il partito fino a diventare segretario regionale per il Lazio e successivamente nazionale. la tua politica è basata nel difendere i diritti umani, l’ambiente e  nel settore della Giustizia. Nel 1981 finisce Addirittura in carcere a causa di una manifestazione non violenta dov’è si batteva per la chiusura di una centrale elettronucleare contiene assoluzione Dopo alcuni giorni.

Francesco Rutelli ha sposato la giornalista Barbara Palombelli, sua moglie con rito civile dal 1982, con rito religioso nel 1995. Una coppia tra le più invidiate della tv e della politica, per il suo essere assolutamente inossidabile e forte di un amore che non soffre le insidie del tempo.

La coppia ha quattro figli: Giorgio Rutelli è il figlio naturale, poi ci sono Francisco, Monica e Serena Rutelli (figli adottivi). E dei quattro è proprio Serena Rutelli a essere finita sotto i riflettori per via della sua partecipazione al Grande Fratello 16, nonostante le perplessità di mamma e papà.

Barbara Palombelli e Francesco Rutelli hanno cresciuto i loro ragazzi con amore e grande dedizione, insegnandogli i valori della vita. Di loro, Serena ha fatto un preciso ritratto nel video di presentazione per il GF, descrivendo la madre come ‘bacchettona’ (in senso ovviamente buono) e il padre come un vero ‘coccolone’.



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