Jennifer Aniston: ”Mio padre mi ha umiliato sempre”



Anche le stelle di Hollywood piangono. Perché, dietro il sorriso e la ricchezza di tanti divi, si possono nascondere inconfessati segreti di famiglia. Fino a quando, poi, qualcuno non decide di liberarsi di certi “pesi”. Come è successo a Jennifer Aniston, una delle più pagate attrici americane: la protagonista di Friends e di commedie come … E alla fine arriva Polly.



E proprio lei, la ragazza della porta accanto, ha ammesso: «Ho delle ferite nella mia anima: parlo di quei traumi che hanno segnato la mia infanzia e che sono legati ai miei genitori. Mi consideravano una mediocre e per anni ho sofferto di tutto questo».

La Aniston, dunque, ha per la prima volta mostrato la sua fragilità, sulle pagine della rivista americana People, rivelando di avere avuto una infanzia diffìcile, minata dagli attacchi dei suoi genitori: suo padre, l’attore John Aniston, ottantasei anni, e sua mamma, l’attrice Nancy Dow, scomparsa nel 2016.

«Fin da piccola, a casa, ho respirato l’aria del cinema. Per questo ho sempre sognato anche io di fare l’attrice», ha raccontato la Aniston «ma da subito ho trovato davanti a me un muro, alzato dai miei genitori: estrema- mente critici, quasi crudeli, loro malgrado, e del tutto avari con me di ogni tipo di incoraggiamento. Mi ripetevano sempre: “Non guadagnerai mai un centesimo come attrice”».

Parole dure, dette dalle persone alle quali si vuole più bene alle quali si è legati in maniera viscerale per sempre, e che pesano come macigni nella vita di un bambino, di un adolescente che, proprio nelle figure genitoriali, cerca le sue prime conferme.
Jennifer ha insomma vissuto una specie di incubo, da ragazza, che solo crescendo, passando dal lettino di un analista all’altro, è riuscita a superare. «Ho speso migliaia di dollari in analisi per cercare di accettarmi».

Anni difficili, di sconfitte anche private, come il divorzio dal marito Brad Pitt. Anni in cui ha rotto con la sua famiglia per ritrovare se stessa in quel mare di dolore. Fino alla rinascita: «Sono maturata come attrice e solo così, sentendomi realizzata, ho riconquistato la mia autostima».

Ma certi graffi dell’anima ti rimangono comunque dentro: «Se come attrice sono del tutto a mio agio, dovreste vedere nella vita reale come mi comporto quando mi trovo a un tavolo pieno di sconosciuti: regredisco a quando avevo undici anni, e qualche volta mi sento ancora una persona che non vale granché».
Ma la vita offre sempre una seconda possibilità: nel suo caso è il perdono. Solo perdonando i suoi genitori, infatti, Jennifer ha lasciato andare via quella zavorra che si portava dietro e ha ritrovato il sorriso e la serenità.



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