Loredana Bertè, aneddoti inediti e drammatici del suo passato come il rapporto con il padre violento



In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Loredana Bertè – ospite a Verissimo – ha raccontato alcuni aneddoti spiacevoli della sua vita, lei che di violenza ha visto più volte macchiarsi la sua esistenza.



Come quando, ad appena 17 anni, è stata violentata da uno spasimante: “Mi sono sentita in colpa per anni, ho un vago ricordo che cerco di reprimere, ma ogni tanto viene fuori”, ha confessato. “Facevamo le tournée con Don Lurio, e c’era questo ragazzo che mi portava delle rose.

Mi sono lasciata convincere, ci sono cascata”, ha continuato, “Un giorno mi ha invitato a cena, quando mi è passato a prendere per uscire con una scusa mi ha portato in un luogo angusto e mi ha violentata. Sono riuscita a uscirne viva per miracolo”.

Loredana è persino finita in ospedale ma non ha denunciato il mostro, per timore che sua madre lo venisse a sapere e la picchiasse, facendola sentire ancora più in colpa. “Perché ero lì, anche se ho detto no. Non ho più voluto vedere uomini per anni”, ha confidato la cantante, “Solo a 21 anni mi sono ripresa”.

Le violenze per Loredana Bertè fanno parte anche del suo passato in famiglia, con un padre manesco. “Ho visto mio padre massacrare di botte mia madre all’ottavo mese di gravidanza. Ho visto le mattonelle del bagno bianche imbrattate di sangue”, ha raccontato, “Ogni volta che metteva Beethoven qualcuno doveva essere picchiata.

Mia madre mi portava al mare per dimenticare, ma non ho dimenticato”. La Bertè ricorda bene come nessuno della sua famiglia riuscisse a fare ragionare il padre, che a sua volta aveva vissuto questi traumi da piccolo. “Non ho avuto più rapporti con mio padre né con mia madre, l’ho rivisto 40 anni dopo, soltanto in occasione del funerale di Mimi”. Suo padre ora non c’è più ma lei non lo perdonerà mai.



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