Mara Venier al pubblico di Domenica In piace, ma qualcuno l’attacca



Trasformazione di Mara Venier a Domenica In: la “dolce zietta” degli italiani sta tirando fuori gli artigli, e sembra trasformarsi in un vero drago se qualcosa non va (dagli sgabelli spariti per gli ospiti, al gobbo che non si legge, anche se lei alla fine non lo legge mai comunque).



Rimane il fatto, impossibile non notarlo, che la sua Domenica In sta facendo il doppio degli ascolti delle edizioni precedenti. Certo, la Mara troppo severa, troppo esigente, da mesi sta sollevando un polverone di lamentele, e ora è arrivata anche l’accusa ufficiale con un post pubblicato su Facebook dall’ispettore di produzione, Nando Clemenzi, e ricondiviso anche dal Consigliere di Amministrazione Rai in quota dipendenti Riccardo Laganà.

Clemenzi scrive: «La misura è colma. L’aggressione verbale – offese personali, insulti irriferibili e minacce – immotivata e demenziale perpetrata nei confronti di un nostro collega nello svolgimento delle sue normali funzioni professionali, durante la trasmissione Domenica In, posta in atto dalla conduttrice del programma, è solo l’ultimo episodio increscioso di una lunga sequenza che impatta negativamente sull’intera categoria degli ispettori di produzione».

La Venier minaccerà azioni legali? Il punto è che, come sempre, la medaglia ha due facce: su una faccia c’è lei, Mara, che sa fare Tv molto bene, il suo primo piano riempie il video, ma sull’altra faccia c’è lo staff che le sta intorno e che le permette di fare ciò che Mara riesce a fare. Al dunque, quindi, cosa è meglio: la signora che sclera se qualcosa è fatto male e porta il successo o è meglio l’algida professionista che a malapena raccatta un milione e mezzo di spettatori? La seconda versione non stressa, ma la prima garantisce un lavoro e un prodotto di qualità. Visto che i risultati contano, non si riesce a far convivere l’anima da zietta con il pugno duro della regina degli ascolti? Coimunque meglio la seconda.



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