Michelle Hunziker affaticata dalla figlia Aurora Ramazzotti in quarantena



Volere è potere. E il potere della condivisione è formidabile. Riesce a invogliare, a incuriosire, a dare il coraggio di agire e la forza di reagire alle ansie e alle paure che questi giorni lunghi e complicati di emergenza sanitaria generano nelle persone. Michelle Hunziker entra ogni sera nelle nostre case con Striscia la notizia: «Per dare un po’ di respiro in un momento in cui troppi pensieri ci affliggono.



Per strappare una risata, che fa bene al cuore e rafforza il sistema immunitario», racconta. E, da maestra della comunicazione quale è, ha trovato il modo di fare entrare noi ogni giorno a casa sua, per aiutarci a sprigionare un’energia positiva, preziosa e potentissima: quelle endorfine che si generano grazie all’attività fisica. Quale partner migliore per lei se non la figlia Aurora? Eccole, nelle nostre immagini esclusive, bellissime e in gran forma, mentre si allenano insieme nella casa di Michelle e del marito Tomaso Trussardi a Bergamo, davanti a due fotografi d’eccezione: Goffredo Cerza, fidanzato di Aurora, e Sara Daniele, figlia del grande Pino, amica del cuore di Aurora.

Sono scatenate: flessioni, saltelli, affondi e addominali. Perché se muoversi fa bene e diverte, farlo in due è ancora meglio. E se serve da traino per tutte noi e regala qualche istante di serenità, allora non possiamo tirarci indietro. Armiamoci di due bottiglie piene di acqua come se fossero pesi, una sedia come sostegno per gli squat (gli esercizi che servono a tonificare le gambe), un tappetino per stenderci e tanta voglia di seguirle nelle dirette Instagram: il beneficio è assicurato, la linea migliorerà a vista d’occhio. «I nostri allenamenti oggi hanno un valore che va oltre il benessere fisico: servono per stare unite, per distrarci, per fare famiglia», spiega Michelle. «Adesso Aurora si allena sempre, corre meglio di me, è diventata una runner potente, la corsa le dà un’energia speciale.

Se penso che da bambina e poi da ragazzina non voleva muovere neanche un muscolo e non portava mai a termine i corsi ai quali la iscrivevamo… Io mi allenavo, la invitavo a seguirmi, lei cambiava stanza. Ora faccio quasi fatica a starle dietro», scherza la Hunziker con l’orgoglio di chi sa che la sua tenacia di mamma è stata premiata. «Insistevo, lo ammetto, per lei ero un po’ la madre generale che dava regole e la stimolava a fare sport, a provare. Ogni volta cercavo di vincere le sue resistenze, perché ero certa che prima o poi avrebbe capito quanto giovamento riesce a darti il movimento». Aurora sorride e piega il braccio mostrando il muscolo. «La trasformazione è stata graduale. Fino a tre anni fa per me qualsiasi sport era una tortura, ora mi alleno tutti i giorni, anche a casa, faccio yoga ogni domenica, e mi stavo preparando da due mesi per una maratona», confida e ripercorre, tra un balzo e l’altro, la sua rivoluzione psicofisica. «Volevo migliorarmi, non mi piacevo, avevo otto chili in più, ma non riuscivo a trovare la strada giusta per il cambiamento. Poi, un giorno, il team di Nike mi ha lanciato una sfida: allenarmi in palestra e avvicinarmi alla corsa».

La missione era chiara: convertire allo sport una ragazza che non era minimamente interessata, che mentalmente lo respingeva. «La prima volta che mi sono allenata con la coach, dopo un minuto di corsa mi sentivo svenire. Correvo, respiravo, respiravo, correvo e lei che mi parlava di arrivare a fare cinque chilometri. “Impossibile”, pensavo, ma ho tenuto duro. Il primo mese non è stato semplicissimo, la costanza e la motivazione sono stati i miei alleati. Inoltre, l’energia positiva che ricavavo dagli allenamenti mi ha fatto apprezzare gli sforzi che stavo facendo ». I risultati l’hanno ripagata di tutto l’impegno: «Ho iniziato a realizzare i primi obiettivi. Il corpo si modellava e, cambiando le mie abitudini a tavola e scegliendo un percorso alimentare corretto, sono dimagrita parecchio. Ho fatto sacrifici, non è stato sempre semplice, ma eccomi qui e dico: alleniamoci insieme, ci divertiremo davvero. Seguire una lezione attraverso le dirette di Instagram è travolgente: si è in un gruppone virtuale, uniti a far movimento e a puntare a nuovi obiettivi.

Ah, dimenticavo: aveva ragione mia mamma». Michelle annuisce e ascolta la primogenita con orgoglio: «Disciplina e costanza aiutano sempre, soprattutto nella vita di ogni giorno. Ci insegnano che l’impegno e il lavorare sodo sono indispensabili per ottenere risultati. Sono valori preziosi che io cerco di trasferire anche alle mie figlie più piccole ». Cioè Sole, di 6 anni e mezzo, e Celeste di 5. «La mia “svizzeritudine” mi porta ad avere regole e programmi dettagliati, altrimenti divento matta», confida Michelle. «Anche in questi giorni ci svegliamo alle 7.40, come quando si deve andare a scuola. Sole, che è in prima elementare, segue online le lezioni per tre ore ogni mattina e io sono dietro di lei come un vigile urbano affinché non si distragga. Celeste vuole imitare la sorella e, seppur piccolina, legge già. Terminata la sessione di studi, tutti sul terrazzo all’aria aperta, a saltare, a giocare all’elastico, come si faceva una volta, o a correre tenendo il tempo con il cronometro, quasi fossero piccole olimpiadi casalinghe».

E se le figlie, Aurora in primis, sono per la corsa, Michelle ama di più la ginnastica dolce. «Quella delle ballerine, che allunga i muscoli, assottiglia e tonifica. Ho tanti amici personal trainer, bravissimi, che hanno studiato Scienze motorie, e con loro pensiamo a esercizi mirati alla salute, prima di tutto, poi all’estetica. Lo dico sempre: mi alleno perché fa bene e fa invecchiare “da guerra”. “Uella, che vecchietta in gamba”, vorrei sentirmi dire un domani», e ride. «Lo penso davvero, è la salute che conta; il fisico, prima o poi, fa bye bye e pian piano cambia», riflette Michelle la bionica, che pratica anche allenamenti virtuali sul suo canale YouTube, nel quale tiene anche la rubrica Iron ciapet, con esercizi per mantenere al meglio il lato B. «L’ho creato per lanciare un messaggio: ragazze, non molliamo il colpo», scherza. Aurora la guarda e la riporta all’opera: «Iniziamo una corsetta sul posto?». Michelle annuisce. Si sono ribaltati i ruoli. Ora è lei che si lascia guidare nell’allenamento dalla figlia. E Aurora commenta: «Mi piace quando riesco a coinvolgere qualcuno con i miei esercizi. Ricordo quanto bene ha fatto a me all’inizio seguire quello che la coach mi suggeriva e che oggi cerco di riproporre sui social. E quando qualcuno mi scrive: “Meno male che ci sei tu che mi fai muovere”, sono felice». Per oggi la sessione è finita. Le ragazze escono sul terrazzo: si guardano, sorridono, mostrano il bicipite: un gesto per dire, insieme è meglio, l’unione fa la forza. Oggi più che mai.



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