Otto mesi insieme. Tutto è cominciato l’8 febbraio e una telefonata dell’8 aprile è stata fondamentale in questa grande storia d’amore. «Il numero 8 è ricorrente nella nostra relazione. Se lo capovolgi, diventa il simbolo dell’infinito. Come il nostro amore, che vorremmo fosse così: eterno». Se la felicità avesse un volto, avrebbe i tratti gentili, gli occhi limpidi e lo sguardo innamorato di Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia. Da quando si sono conosciuti al Grande Fratello Vip, a gennaio 2020, sono inseparabili.
I loro sogni, i progetti, corrono veloci come la voce della fashion blogger e imprenditrice che ci confida: «Paolo è il mio nuovo inizio, è la mia metà perfetta e io lo scelgo ogni giorno. Abbiamo gli stessi valori, il forte senso della famiglia, le stesse passioni, il medesimo modo di intendere la vita e di andare in profondità nei sentimenti e nei problemi». Veloci sono anche le loro mani che si cercano per intrecciarsi, mentre lei prosegue: «Paolo è arrivato nel modo in cui mai mi sarei immaginata. La magia del nostro legame nato nella “casa”, il corteggiamento lento e rispettoso, l’attesa e il desiderio sono stati più forti di tutto.
Anche delle mie resistenze mentali che ritenevano impossibile che io mi innamorassi durante un reality, davanti alle telecamere», sorride. «La vita è riuscita a sorprendermi». Paolo ascolta e ammette: «Clizia mi ha riempito la vita con la sua allegria, la solarità, con il suo essere diretta, schietta e bellissima. Ma, credetemi, quello che mi ha colpito di lei non è il suo aspetto fisico: è la sua testa, la personalità. Siamo simili, ma anche nei tratti in cui siamo agli antipodi – lei è fumantina, impulsiva, io sono riflessivo – siamo complementari e questo è un arricchimento reciproco», spiega Ciavarro, che, per ricci biondi e occhi di cielo, ricorda molto papà Massimo.
Il mese di ottobre è stato ricco di festeggiamenti per la coppia: il 10 lei ha soffiato su 40 candeline, lui, il 22, su 29. «Per me questa è l’età della consapevolezza assoluta, dell’equilibrio, mi sento bene con me stessa e l’amore mi ha resa più raggiante. A lungo ho vissuto come un problema il dimostrare meno degli anni che ho, ora invece è motivo di divertimento, mi fa sentire leggera», racconta lei. «Sono sempre stato più maturo della mia età, sono cresciuto con amici e cugini più grandi, talvolta di testa mi sento un cinquantenne», interviene Paolo. «Per questo non mi spaventa dire che con Clizia penso al futuro, che sogno una vita con lei e un figlio nostro. Se ne parlo con i miei coetanei mi chiedono se sono pazzo, chi me lo faccia fare. Ma per me la famiglia è un valore fondamentale.
E, seppur mamma e papà si siano separati quando ero un bambino, sono stati due genitori fantastici, mi hanno cresciuto nell’amore». Clizia una bimba ce l’ha già, Nina, di 5 anni [nata dal legame con il cantautore Francesco Sarcina, ndr]. «E la adoro. Ma nel mio cuore c’è sempre stato il desiderio di una famiglia con più figli. Paolo è l’uomo giusto. Ora che siamo nel massimo dell’amore, della passione, che l’alchimia è fortissima, potremmo pensare di iniziare a cercare un bambino», confida lei. «Nina sa che c’è Paolo, che è un amico speciale.
L’ha conosciuto con estrema gradualità, in mezzo ad altra gente, e nel rispetto dei ruoli. Lei mi vede felice, me lo fa spesso notare». Paolo ha incontrato la famiglia di Clizia. «Sono tradizionali e uniti, mi hanno fatto sentire a mio agio», racconta Paolo. E mamma Eleonora e papà Massimo cosa dicono di Clizia? «Lui l’ha vista quest’estate a Lampedusa. Papà è molto riservato. Mi ha solo chiesto se io fossi felice. Gli ho detto “sì”, e di riflesso era felice per me. Mamma all’inizio era un po’ preoccupata, perché Clizia è più grande, perché ha una bimba. Ora sono diventate amiche». Interviene Clizia: «È vero! Tra noi c’è feeling. Lei è bellissima, la ammiro come attrice.
A prescindere da come sono le cose, l’avrei scelta nella mia vita come amica». Clizia vive a Milano, Paolo a Roma. «Ci vediamo ogni fine settimana. Per noi il massimo è stare a casa, cucinare, guardare un film sorseggiando un bicchiere di vino», racconta lei. «Paolo cucina meravigliosamente, la sua pasta all’amatriciana è la migliore che io abbia mai mangiato. Ma anche io, quest’estate, sono riuscita a sorprenderlo, con spaghetti alle vongole fresche improvvisati alle 5 del mattino, dopo una serata con gli amici». Clizia sembra una donna decisa, indipendente, forte. «È così, anche se sotto sotto sono fragile. Lui è romantico, dolce, sicuro di sé e forte, anche se non lo mostra. Ci siamo migliorati a vicenda: io l’ho reso più consapevole di tutto ciò che lui è, Paolo mi ha insegnato a contare fino a dieci prima di scattare come una molla».
All’anulare sinistro di Clizia splende un anello, con pietre fucsia e una goccia chiara. «È il dono che mi ha fatto per i miei 40 anni. È stupendo e penso si addica perfettamente alla mia persona. Non sono né rock né classica, sono un’anima libera, priva di etichette, che adora i colori e la moda e, da buona Bilancia, ho un forte senso estetico». A breve Clizia firmerà una capsule collection di scarpe. «Amo i tacchi, soprattutto da 12 centimetri in su», racconta. Le scarpe che Paolo ama di più, invece, sono quelle sportive, da calcio, ma le ha appese al chiodo tempo fa. «Avevo talento, ho fatto il centrocampista nelle giovanili della Roma ma, a un certo punto, ho preferito dedicarmi ad altro. Non avevo la testa per fare tutti i sacrifici che erano richiesti a uno sportivo.
Così ho lasciato. Mi è rimasto il rimpianto di non averci provato. In compenso mi sono laureato in Economia alla Luiss, in inglese, ma la carriera in azienda, nel marketing, ho capito dopo qualche mese passato a Londra che non faceva per me. All’improvviso è arrivata la Tv, con Forum, che ancora oggi, dopo 5 anni, mi piace molto, poi ho fatto il daytime di Amici e ora ho appena finito Disconnessi on the road, su Italia 1. Ma il calcio e lo sport restano le mie passione». Siete uniti anche sotto la stessa bandiera del tifo? «Io sono milanista, lei dice di essere interista, ma dopo l’ultimo derby indossava la maglia rossonera… ». Cosa non si fa per amore!
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