Permessi legge 104, preavviso al datore di lavoro quanto tempo prima?



Parliamo oggi di legge 104 e del preavviso permessi, attenzionando però un aspetto particolare ovvero quanto tempo prima Bisogna avvisare il datore di lavoro. In termini di legge 104, in molti si chiedono quanto tempo prima bisogna presentare il preavviso al datore di lavoro, per evitare che venga respinto. Si tratta di un argomento molto importante soprattutto per i lavoratori della pubblica amministrazione. Secondo quanto è emerso dalla normativa, il preavviso per poter usufruire dei permessi legge 104 deve essere necessariamente comunicato nelle 24 ore precedenti la fruizione e non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno di lezione. In molti hanno sottolineato il fatto che la normativa alla base non sia del tutto precisa, ma ci sarebbero delle novità che riguardano soprattutto i comparsi di istruzione e ricerca, sanità e funzioni centrali. Vediamo più nel dettaglio in cosa consistono queste novità.



Permessi legge 104, entro quando dare il preavviso?

Il Ministero del lavoro sembra abbia emanato un interpello numero 21 del 2010 chiarendo in questo modo la tempestività del preavviso. Sembrerebbe che Il ministero abbia risposto in riferimento alla comunicazione preventiva da rilasciare al datore di lavoro nella fruizione dei permessi legge 104, che per una efficienza lavorativa, è preferibile una programmazione dei permessi 104 a cadenza settimanale o comunque mensile. In genere quindi la tempestività del preavviso è fissato a 24 ore, ma ci sono dei casi in cui è prevista anche l’urgenza, l’importante comunque è che il lavoratore abbia modo di dimostrarla. Va aggiunto anche il fatto che il decreto legge rilancio ha previsto anche un prolungamento dei permessi legge 104 di 12 giorni sia per il mese di marzo che anche per quello di giugno 2020.

Permessi legge 104 e preavviso

I permessi legge 104 articolo 3 comma 3 sono riconosciuti ai lavoratori disabili e anche a loro familiari. Sostanzialmente si tratta di poter usufruire dei 3 giornate al mese retribuiti e sono anche frazionabili ad ore. In questi ultimi anni sono cambiate le regole per alcune amministrazioni come quelle sopra elencate. Queste novità riguardano perlopiù i comparti Sanità, istruzione e ricerca, funzioni centrali e locali per i quali viene disposta una programmazione mensile e costante, in caso di urgenza si può presentare una comunicazione di assenza nelle 24 ore precedenti il permesso e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno di produzione.

Però, il Ministero ha comunque voluto chiarire che è possibile da parte del datore di lavoro richiedere una programmazione dei permessi a cadenza settimanale o mensile laddove il lavoratore che assiste il disabile sia in grado di individuare preventivamente le giornate di assenza, laddove questa programmazione non comprometta il diritto del disabile ad una effettiva assistenza.



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