Luca Laurenti che fine ha fatto, come sta: Paolo Bonolis terrorizza i Fans



Luca Laurenti è sparito dalla TV, che fine ha fatto? Paolo Bonolis ha voluto rompere il silenzio, anche se, ha terrorizzato i fan. È già da alcuni mesi che la coppia più divertente della tv italiana, non si vede più insieme. Luca Laurenti e da molti anni la spalla di Paolo Bonolis, è uno dei personaggi del mondo dello spettacolo ad avere molto seguito. Indubbiamente, Luca Laurenti L’abbiamo visto sempre accompagnato da Paolo Bonolis da molti anni. Attualmente, anche se per via del coronavirus molte trasmissioni televisive sono state interrotte, i conduttori mostrano la loro vita quotidiana sui social, come fa spesso Paolo Bonolis, ma non possiamo dire lo stesso di Luca Laurenti, infatti, l’uomo sembra essere sparito completamente. In merito alle migliaia di domande riguardanti Luca Laurenti a Paolo Bonolis ha voluto finalmente Dille la sua.
“Devo dare una risposta a tutti quelli che continuano a chiedermi di Laurenti. Luca è vivo e lotta insieme a noi, però lui è come “Il solitario di Rio Grande”. Lui vive da solo, in assenza di comunicazione, perché è la sua scelta di vita. Probabilmente non sa neanche che c’è il coronavirus” ha sottolineato. Anche Marco Salvati, il notaio di Laurenti, ha parlato un po’ di questa situazione. “Effettivamente Luca spesso è così fuori dal mondo reale che nella nostra immaginazione lui adesso è chiuso nella sua casa, ignaro di quel che succede fuori“.
“Non ha i social, questo va detto. Tutti i profili esistenti non sono suoi” ha aggiunto poi, smentendo una volta e per tutte quegli account che fingono di essere lui su Instagram.

Conosciamo tutti Luca Laurenti per essere uno dei conduttori più amati dai telespettatori italiani, ma soprattutto per essere la spalla destra di Paolo Bonolis. E’ da tanti anni che i due lavorano e collaborano, conducendo programmi che sono divenuti dei grandi successi. Citiamo ad esempio Avanti un altro ovvero il programma che Luca Laurenti conduce insieme a Paolo Bonolis e che tornerà su Canale 5, il prossimo 6 gennaio 2021 con delle puntate nuove ed inedite.



Luca Laurenti, conduttore e spalla destra di Paolo Bonolis

In tutti questi anni Luca Laurenti ha fatto tanto divertire i telespettatori, grazie alle sue battute e alle sue scenette, sempre molto divertenti e coinvolgenti. Oltre ad essere un bravo conduttore, però Luca Laurenti è anche tanto altro perché sa suonare e soprattutto cantare. Se della sua vita lavorativa sappiamo tanto, lo stesso non possiamo dire della sua vita privata. Luca Laurenti ha 57 anni, è alto 179 cm e pesa 76 kg. E’ nato il 29 aprile 1963, a Roma ed è sposato con Raffaella Ferrari, avvocatessa. Luca è papà di due figli, ovvero Andrea nato 1997 e Gabriele nel 2003. Luca è un famoso conduttore televisivo, Ma come abbiamo già visto è anche un comico, cantante, imitatore e attore italiano lavora da circa un ventennio insieme a Paolo Bonolis.

Luca e gli esordi nel mondo dello spettacolo

Agli inizi della sua carriera Luca Laurenti si è esibito nei pianobar ed ha lavorato anche all’interno di un villaggio turistico, ma la vera svolta è arrivata nel 1991 quando si è presentato ai provini di Urka cantando il brano di Stevie Wonder Overjoed. In quella circostanza venne notato proprio da Paolo Bonolis e da quel momento nacque la loro collaborazione amicizia. Insieme hanno condotto vari programmi di grande successo come I cervelloni nel 1996, Tira e molla ed ancora Ciao Darwin, Striscia la notizia, il senso della vita e Avanti un altro. I due hanno anche calcato insieme il palco dell’Ariston conducendo la 59esima edizione del Festival di Sanremo.

La carriera di attore e di cantante

Nel 1999 Luca ha esordito come attore nel film I fobici e Bodyguards-Guardie del corpo. Poi nel 2001 e nel 2002 è stato protagonista per due stagioni della sit-com Don Luca e della terza stagione Don Luca c’è nel 2008. Insieme a Barbara D’Urso ha anche condotto il varietà Fantasia. Nel 1998 è uscito l’album di Luca Laurenti, intitolato “Nudo nel mondo”. Poi Luca Laurenti ha presentato diversi singoli come “Bucatini Disco Dance“, nel 2001 ed ancora “Ricordati che devi morire”, diventata sigla ufficiale di Avanti un altro” e poi “Palle di Natale” nel 2012.

La questione non è certo da poco: l’assenza del pubblico dagli studi televisivi per via del Coronavirus ha modificato, e di parecchio, l’atmosfera dei programmi che vediamo in TV. Di questo si è discusso tanto, ultimamente, soprattutto perché accanto alle trasmissioni che hanno cambiato volto continuiamo ad assistere ad altri programmi dove, invece, il pubblico è presente, si affolla, in un modo che in questi tempi pare davvero inopportuno.

Se in TV c’è tanta gente, ed è molto vicina, vale la pena di ripetere ancora che la trasmissione è stata registrata prima che le regole antivirus proibissero agli spettatori di stare uno accanto all’altro: meglio non distrarsi, o si corre il rischio di pensare, buttando un occhio distratto alla TV e vedendo trasmissioni affollate, che nulla sia accaduto.

È il caso di Avanti un altro!, il popolarissimo gioco in onda in preserata su Canale 5, condotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Il programma è uno di quei casi dove il folto pubblico in studio non è mai venuto meno, né subito dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria, quando sono andate in onda repliche di puntate già viste, né quando, un paio di settimane fa, abbiamo ripreso a vedere puntate inedite, comunque registrate prima del catastrofico arrivo del Coronavirus. Arriveranno presto, poi, sui nostri teleschermi nuove puntate, registrate seguendo le nuove regole: mentre le attendiamo, in questi giorni abbiamo visto e vediamo il pubblico di Avanti un altro! vivere ancora nella perenne “euforia” che lo caratterizza da sempre.

Nelle puntate registrate prima del grande contagio nulla è ovviamente ancora accaduto e lo spettacolo è impressionante: guardare quegli episodi del delizioso programma fa venire in mente ciò che nella realtà non possiamo più fare, tra distanze fisiche azzerate e totale assenza di mascherine. Forse è un bene: almeno, seduti davanti alla TV, possiamo ripassare un elenco di comportamenti che ora, per il bene di tutti, non vanno assolutamente tenuti.

Il mondo di Avanti un altro! nelle puntate di “prima del Coronavirus” è quello che conosciamo da sempre, con i concorrenti in fila indiana, scanditi al ritmo di “fuori
uno e avanti il prossimo”, tutti in scena nel tentativo di dare risposte a quiz più o meno probabili, a tutto vantaggio dello spettacolo. Più della conoscenza, a loro occorre fare funzionare l’intuito, la prontezza, l’agilità mentale. Bonolis è stato protagonista di recente di una piccola polemica con Mediaset per essere stato opposto il sabato sera, con Ciao Darwin, a Viva RaiPlay! di Fiorello, in onda su Raiuno: entrambi erano in replica, chi con montaggi molto evidenti, chi con meno “tagli”.

Nonostante questo, Paolo non tornerà in Rai, come qualche voce di corridoio aveva lasciato intendere: rimarrà a Mediaset e sempre con il supporto di Luca Laurenti, che è la sua “spalla” da sempre. Anzi, che è ormai una sua estensione. Tra Bonolis e Laurenti c’è un vero rapporto di simbiosi: la loro intesa appare sempre evidente e convincente, tenuta ben salda dalla capacità di Paolo di guidare il suo scudiero, di caricarne a molla le potenzialità, di utilizzarlo come ariete contro i tanti inchini e le tante regole della TV “perbene”. Avanti un altro! non è una trasmissione maleducata, sia chiaro: ma ha dentro di sé, come un codice genetico, l’irriverenza e l’uso per fare spettacolo dei concorrenti, con la loro fisicità e la loro cultura spesso molto relativa.

Questi ingredienti sono imprescindibili nella ricetta del successo del programma: meno visibile ma sempre presentissima c’è, poi, anche la pratica quotidiana della “parte buona” del conduttore Bonolis. Tra il pubblico del programma, in studio, ci sono sempre state diverse persone “differenti dalla norma”, chi con un problema, chi con un altro. Ed è sempre stato consistente anche il numero di persone non più giovanissime, di volta in volta innalzate da Bonolis a ruoli di “annunciatore” o di “velino” in un modo assai tenero e amabile. Essere scelte ha regalato a queste persone un momento di gioia, di ilarità condivisi- bile, di leggerezza che è l’essenza stessa della vita: speriamo che anche nella nuova versione “da emergenza”, senza pubblico, la leggerezza rimanga. La leggerezza che tanto ci manca durante le lunghe giornate di questo difficile periodo della nostra storia.



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