A 70 anni c’è chi vuole ancora lavorare, dice un ristoratore di Cannes che ha fatto ricorso a pensionati per sopperire alla mancanza di personale.



A causa della carenza di personale, uno dei mali recenti del mondo della ristorazione post-pandemia, il 18 giugno 2013 i gestori del Bar du Marin di Cannes hanno lanciato un appello ai pensionati per coprire il posto di chef vacante in vista della stagione estiva. Gli anziani sono chiamati a fare volontariato in cucina per assistere nella preparazione dei piatti in uscita, beneficiando della loro assistenza.



Oggi i due proprietari del Bar du Marin, Hervé Audierne e Dimitri Vankerm, si trovano ad affrontare una situazione senza precedenti nella nostra professione. Poiché non riusciamo più a trovare personale da assumere o il personale in loco già scarso vuole andarsene, dobbiamo chiudere immediatamente almeno una delle nostre due fiorenti attività. Per questo motivo abbiamo deciso di rivolgerci alla vecchia generazione. In particolare abbiamo bisogno di un cuoco.


Per preservare la cucina regionale, Hervé Audierne ha proposto di chiedere alle nonne delle città vicine di preparare degustazioni per il suo nuovo ristorante, che avrebbe messo al centro del menu la cucina locale. Ha immaginato un ristorante in cui i classici piatti regionali sarebbero stati serviti con piatti e ricette mai visti prima. Tutto è partito da una vecchia idea di Hervé Audierne, che voleva aprire un ristorante che servisse cibo tradizionale locale. Dopo l’incidente di Covid, abbiamo deciso di tentare questo approccio per sopravvivere, collaborando con le generazioni più anziane della nostra impresa”, ha detto.

L’obiettivo è sfruttare l’esperienza di nonne e nonni volontari per cene a numero chiuso (30 commensali) che serviranno piatti unici e dessert finali. Il Bar du Marin e il Café Brun, entrambi di proprietà di Audierne e Vankerm, si occuperanno della spesa e della cucina per i loro cuochi anziani. I dipendenti anziani saranno chiamati “extra” e riceveranno un compenso di circa 150 euro a serata, che coprirà sia il bisogno di personale di cucina sia le potenziali necessità finanziarie di questi lavoratori volontari. Inoltre, questo lavoro permetterà di ricreare legami familiari che, bisogna ammetterlo, sono andati perduti. Annie Fenech, responsabile del Bar du Marin da 48 anni, è stata la prima ad esprimere il suo sostegno a questa campagna: ora indosserà il grembiule per assistere il suo vecchio locale. A 72 anni, ha accettato di tornare a servire.



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