Curiosità su chi è Gabriele Mirabassi ospite di Stefano Bollani e Valantina Cenni



Che le parole del compositore brasiliano Vinicius de Moraes siano vere lo dimostra la vita di Gabriele Mirabassi, clarinettista jazz di fama internazionale. Dalla teoria alla realtà, un passaggio concreto. Se la strada dell’artista nei primi anni di vita portava verso una carriera classica, all’inizio degli anni Novanta viene irrimediabilmente deviata dal fisarmonicista Richard Galliano verso lidi jazzistici più affini alla sua musica. Nel 1995 pubblica l’album Fiabe con Stefano Battaglia, nel 1998 Cambaluc con Galliano e il Namaste Quartet e nel 2001 incontra Sergio Assad, con cui registra l’album Velho Retrato.



L’incontro con il musicista brasiliano Guinga è stato un momento di svolta per la carriera di Mirabassi. Nella collaborazione con Egea, che registrerà per la prima volta Graffiando Vento, Mirabassi esplorerà esclusivamente la musica strumentale brasiliana, in particolare il choro. D’ora in poi, la musica brasiliana e i suoi esponenti più importanti, tra cui Guinga, incroceranno il cammino del clarinettista. Mirabassi collaborerà con André Mehmari, Mônica Salmaso, Sergio Krakowsky, Toninho Horta e Roberto Taufic, tra gli altri, in Sud America.

Nel 2014, Mirabassi e Renzetti pubblicheranno Um Brasil Diferente, un album di classici reimmaginati che celebra la diversità degli stili musicali di tutto il Brasile. Una delle loro collaborazioni, Correnteza, è stata ispirata da un brano iconico di Jobim. Riflette il legame duraturo del duo e le radici brasiliane di Renzetti.

Il Trio Correnteza esegue un repertorio di Jobim meno mainstream e più raffinato del leitmotiv. Va notato che la versione di Jobim del Trio Correnteza è meno mainstream e meno raffinata di quella realizzata da Mirabassi, Taufic e Renzetti.

ùIl Jobim che questi artisti presentano ha uno stato d’animo più introspettivo e riflessivo, sia nelle melodie che nei temi. Non è conosciuto come il “Tom brasiliano”, come spesso fanno gli americani, ma come Antonio Brasileiro, la persona che canta della natura e di Sabiá in Chovendo na Roseira. Evitando la spiaggia di Ipanema, Mirabassi, Taufic e Renzetti mostrano un lato di Jobim sconosciuto ai più, ma reso vivo dal loro lavoro di sublimazione.



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