Dodi Battaglia, la tragedia del tumore al cervello. La confessione “Ti cade il mondo addosso”



Dodi Battaglia lo conosciamo tutti per essere un noto chitarrista e componente dello storico gruppo dei Pooh. Dodi Battaglia purtroppo pare che abbia attraversato uno dei momenti più difficili della sua vita al fianco alla moglie Paola Toeschi che purtroppo è venuta a mancare lo scorso anno a causa di un cancro al cervello. La donna ha lottato per diverso tempo contro questo brutto male e nello specifico per ben 10 anni.



Dodi Battaglia, cosa sappiamo del noto chitarrista e componente dei Pooh

Lui è il chitarrista e la voce dei Pooh, dove è stato per tanti anni ed esattamente dal 1968 fino al 2016, uno dei componenti più importanti. È uno dei componenti storici ed anche più amati della band in questione che si è sciolta ormai qualche tempo fa. È stato un chitarrista premiato a livello non soltanto Nazionale ma anche europeo ed è stato anche insignito della laurea honoris causa in chitarra elettrica dipartimento di nuovi linguaggi e nuove tecnologia. Insieme alla band ha vissuto quindi degli anni particolarmente felici e intensi ma soprattutto di grande successo.

Paola Toeschi, il dramma della moglie

Come abbiamo già avuto modo di vedere, purtroppo si è trovato ad attraversare uno dei momenti più difficili della sua vita, ovvero la morte della moglie Paola Toeschi. Negli ultimi dieci anni, la donna ha combattuto contro un tumore al cervello e nello specifico ha lottato contro questo brutto male per oltre 10 anni e alla fine non ha vinto la battaglia. La scoperta della malattia è avvenuta in seguito ad un malore e da quel momento la coppia ha fatto di tutto affinché potesse la donna sconfiggere questo cancro. I due si sarebbero anche aggrappati alla fede ma poi nel mese di settembre del 2021 Paola purtroppo è venuta a mancare.

Le parole della moglie Paola Toeschi, morta a settembre 2021

“Fino alla sera prima stavo bene, il mattino dopo la crisi e la diagnosi. Il mondo ti cade addosso”. Questo quanto dichiarato dalla donna nel corso di un’intervista rilasciata un pò di tempo fa.“Pensavo a mia figlia Sofia, che era piccolina e sarebbe rimasta sola, e mi chiedevo perché fosse capitato a me.“Un giorno, dopo un’operazione, leggo il libro di uno psichiatra francese, David Servan-Schreiber, che consigliava la preghiera come strumento terapeutico .Scandisce il tuo respiro, ti aiuta a tranquillizzarti”. Queste le parole della donna.



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