”Ecco veramente chi sono ” Drusilla Foer chi è: età, moglie, marito, figli, uomo o donna



Qualche settimana fa ha incantato l’Ariston, mettendo d’accordo proprio tutti con la sua eleganza e la sua verve, le battute sempre pronte senza scomporsi e la spontaneità sul palco. In molti l’hanno conosciuta proprio per via della sua esperienza a Sanremo, ma chi è davvero Drusilla Foer? A raccontarlo è stata proprio lei, in una recente intervista nel salotto di “Verissimo” dove ha aperto il suo cuore rispondendo a Silvia Toffanin e non riuscendo a trattenere le lacrime parlando d’amore.



Dopo averla fatta accomodare in studio, la Toffanin ha dunque fatto a Drusilla la domanda che tutti avrebbero voluto farle: “Chi è davvero Drusilla Foer?” Lei ha risposto così: “Sono una signora agée , stupita delle cose della vita. Sono contenta quando sento lo stupore delle cose, questo è il sentimento che mi fa eSsere in vita.

Quando smetterò di emozionarmi non potrò più definirmi viva. Gioisco dell’affetto e della comprensione; soprattutto gioisco dell’ascolto di tante persone che sono disposte ad accogliermi e ad ascoltarmi. Questo per me è un grandissimo valore, e spero lo sia anche per questa società in cui l’ascolto educato, il confronto gentile sembra essere un valore un po’ smarrito. Io regina dei salotti? Macché, non me ne frega niente. Io adoro la cucina, vero luogo autentico”.

Quando poi la padrona di casa le ha chiesto da dove viene il suo cognome, la Foer ha risposto: “È la prima volta che mi fanno questa domanda. Foer è il cognome del mio ultimo marito. Mi sento ancora sposa di Hervé Foer. Il mio cognome non è di famiglia, in effetti di Foer a Siena non ce n’è, il mio cognome da nubile è Gori, Foer è il cognome del mio ultimo marito, Hans de Foer ho tolto il ‘de’ perché mi dicono già che sono nobile.

Lui appartiene al ramo belga della famiglia Dufour, quella delle caramelle, io sono tuttora madame Foer anche se lui non c’è più. Ci siamo conosciuti a New York e poi abbiamo vissuto a Bruxelles, un periodo bellissimo. Hervé è venuto a mancare. Non lo so se manca; ho un brutto rapporto con la morte. Non riesco ad arrendermi all’assenza delle persone e quindi potenzio la presenza dell’anima. Quando si vive un amore così potente in tarda età, fatto di condivisione e partecipazione e sentimento, poi bisogna portargli rispetto.

Poi, se mi corteggiano con insistenza e con garbo può darsi che mi scappi un’occhiolino. Ho conosciuto un signore, anche lui vedovo, e abbiamo condiviso questa assenza dei propri amati ma era quello che ci univa, non il desiderio. Qualunque grande amore merita rispetto. I

o sarò per sempre madame Foer”. Riguardo alla co-conduzione di Sanremo, invece, ha rivelato; “Sono andata lì con grandissima tranquillità e mi sono divertita. Tutti mi dicevano che a un certo punto mi sarebbe venuto il panico e sarai rimasta impietrita. E così mi sono distratta con i tecnici e le sarte, perchè cerco sempre il contatto con le persone quando la paura è dietro l’angolo. Ho trovato molta alleanza e gioia fin da quando è stata annunciata la mia partecipazione. Certo, qualcuno ha storto la bocca per un personaggio non del tutto ‘rassicurante’, c’era un po’ da aspettarselo”.



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