Harry e Meghan continuano la faida contro William e Kate



Questo articolo in breve

Tra banchetti e concerti natalizi, l’agenda dei sovrani britannici, Carlo e Camilla, e dei principi del Galles, William e Kate, è ricolma di appuntamenti fino a San Silvestro. Un dicembre necessariamente frizzante, dopo due anni di festeggiamenti dimessi, anche per risollevare il morale dei sudditi dopo la scomparsa di Elisabetta II, avvenuta lo scorso 8 settembre. Basta grattare un po’ la scorza dell’idillio festivo, però, per capire che il Natale, a casa Windsor, sarà tutt’altro che semplice.



Ancora una volta è il rapporto tra i fratelli William e Harry ad alimentare una faida in cui il lieto fine non sembra più un’opzione possibile. E il documentario Harry & Meghan è solo la punta di un iceberg fatto di ripicche e velenose frecciate, in un campo di battaglia che, a sorpresa, si è trasferito in America. I recenti gala, che hanno visto duellare mediaticamente i futuri sovrani e i duchi di Sussex, si sono infatti svolti sulla costa orientale degli Stati Uniti a colpi di abiti griffati e flash dei fotografi.

Ad aprire i giochi sono stati Kate e William, volati a Boston per un tour all’insegna dell’ecologia. Il 2 dicembre la coppia ha presenziato agli Earthshot Prize Awards, lanciati dal principe William nel 2020: con un lauto premio in denaro ogni anno si sovvenzionano cinque progetti per salvare il Pianeta. Una lista di ospiti di prim’ordine, da Annie Lennox a David Beckham, il menu vegano a chilometro zero e allestimenti a tema (poi donati ad associazioni locali per evitare gli sprechi), hanno consacrato i principi come paladini della sostenibilità di fronte al pubblico d’oltreoceano. In particolare è stata Kate, con l’abito verde di Solace London preso in affitto sul sito HURR per poche centinaia di euro, la vera regina della serata.

Pur risparmiando sul look (un’evidente operazione d’immagine), la principessa non ha lesinato sui gioielli, indossando lo scenografico choker di smeraldi sfoggiato da Lady Diana, ma da sempre appartenente alla famiglia reale britannica, sin dai tempi della sua prima proprietaria, la regina Mary. E dire che, alla vigilia dell’evento, ben due minacce hanno rischiato di vanificare l’operazione scenografica dei Galles.

La prima è legata proprio al lancio del documentario dei cognati, annunciato a sorpresa da Netflix il primo dicembre; la seconda risponde al nome di Lady Susan Hussey, membro di spicco della corte britannica, storica dama di compagnia della regina Elisabetta e madrina del principe William. Durante un evento patrocinato dalla sovrana consorte Camilla dedicato al dibattito sulla violenza di genere, Lady Hussey ha intrattenuto una conversazione dai toni razzisti con un’ospite dell’incontro che in seguito ha denunciato tutto sui social, costringendo la nobildonna alle dimissioni. Il caso ha impattato non poco sul neonato regno di Carlo, che sta tentando a fatica di distanziarsi dall’onta di una corte intollerante.

Neanche il tempo di prendere respiro, però, che l’accusa di essere una famiglia chiusa e bigotta ha nuovamente fatto capolino durante il gala che ha visto protagonisti i duchi di Sussex il 6 dicembre, a New York. Harry e Meghan hanno ricevuto il premio Ripple of Hope per l’impegno umanitario e la battaglia contro la discriminazione, iniziata nel 2021 nel salotto di Oprah Winfrey, dal quale hanno, tra le altre esternazioni, accusato la famiglia reale di essere, appunto, razzista. In un tubino bianco di Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton, anche Meghan, come la cognata, ha scelto di onorare la suocera Diana indossando il suo celebre anello con acquamarina Una curiosa sovrapposizione di agende ha voluto, poi, che le luci di Buckingham Palace si accendessero poche ore prima del party newyorkese di Harry e Meghan, in occasione dell’annuale banchetto per i corpi diplomatici.

Riposta la tiara dei nodi d’amore, la sua preferita, Kate ha rispolverato per la terza volta – la prima era stata nel 2013, la seconda nel 2015 – la bellissima Lotus Flower, gioiello della Regina Madre molto amato dalla principessa Margaret. Con ai lobi gli orecchini di perle della compianta Elisabetta II, Kate ha presenziato alla serata avvolta in un abito rosso di Jenny Packham, sul petto le spille dell’Ordine Vittoriano e del Royal Family Order. Ma il confronto tra cognate, agli antipodi per stile e ruolo istituzionale, arriva al suo culmine con l‘uscita delle prime tre puntate del documentario sui Sussex. Una distanza messa in evidenza dalle immagini contenute nella docuserie diretta da Liz Garbus, che nelle prime battute indaga sulla genesi del rapporto tra Harry e Meghan, corroborato da foto, video privati e testimonianze di amici e parenti della coppia.

Ricorre l’accusa di razzismo indirizzata ai giornalisti britannici, rei di aver perseguitato la duchessa con articoli diffamatori. Non mancano i riferimenti alle diversità culturali tra inglesi e americani, l’approfondimento sull’epoca colonialista dell’impero, l’excursus sull’infanzia del principe e della moglie, i riferimenti a Diana, «alla quale Meghan somiglia tanto», dice lui.

Ed eccoci al colpo di scena finale di questa guerra giocata sul filo dei lanci d’agenzia e dei red carpet: gli ultimi tre episodi della docuserie sono stati rilasciati proprio lo stesso giorno del grande concerto natalizio, Together at Christmas – quest’anno dedicato alla memoria di Elisabetta – presentato da Kate e registrato a Westminster, che sarà trasmesso in Tv la sera del 24 dicembre. La coincidenza, «sospetta» per la stampa britannica, è di fatto l’ennesima collisione tra le coppie. Mentre i portavoce di re Carlo tacciono, fonti vicine al principe del Galles hanno fatto sapere che «William è pronto a rispondere alle accuse più infamanti del fratello». La sfida, dunque, è tutt’altro che chiusa.



Lascia un commento