Massimo Giletti: la brutta malattia del conduttore, il suo racconto drammatico “Dentro e fuori dagli ospedali”



Massimo Giletti è uno dei giornalisti più talentuosi ed anche più amati della televisione italiana. La sua carriera possiamo dire con certezza che è ricca di grandi successi che ha ottenuto nel corso degli anni. È un ottimo giornalista ed è stato anche alla conduzione di diversi programmi televisivi di un certo calibro. Lo ricordiamo per essere stato al timone di programmi quale L’Arena, Non è l’arena, Mattina in famiglia, Mezzogiorno in famiglia e I Fatti Vostri. Poi è stato grazie anche alla professionalità e competenza che ha ottenuto anche grandi riconoscimenti da aziende molto importanti come la RAI.



Massimo Giletti, la sua carriera

Riguardo alla sua formazione sappiamo che ha frequentato la facoltà di giurisprudenza e si è anche laureato a pieni voti. Ha trascorso un periodo a Londra, dove ha iniziato a collaborare con la redazione di Mixer, come redattore e lì è rimasto per circa 6 anni. È tornato in Italia dove ha iniziato a lavorare nel mondo della televisione esattamente nel 1994 conducendo per circa due anni alla Rai Mattina in famiglia. Poi è approdato a Mezzogiorno in famiglia e ai Fatti vostri insieme a Paola Perego, programmi che hanno determinato la popolarità ed il successo di Massimo Giletti.

I successi di Massimo

Negli anni 2000 puoi ha condotto diversi programmi televisivi come Miss Italia nel mondo, Ciak.. si canta e L’Arena su Rai 1. È stato da sempre un uomo piuttosto dedito al suo lavoro e la tanta passione che è stata sicuramente notata dai telespettatori. Ha condotto per diversi anni su Rai 1 un programma intitolato L’Arena andato in onda ogni domenica. Poi ad un certo punto il programma è stato cancellato e Massimo è passato alla conduzione di un programma intitolato Non è l’Arena. Pare che per lui la chiusura del programma di Rai 1 sia stato un duro colpo da reggere. “Chi fa numeri importanti è oggetto di attenzioni. Ma io scelgo sempre con il cuore. Non potrò mai dimenticare che il giorno in cui stavo seppellendo mio padre, nel gennaio 2020, mi sono sentito abbracciare alle spalle. Mi sono girato e c’era il mio editore, Urbano Cairo”. Queste le sue parole.

La malattia

Ad ogni mod,  Massimo ha vissuto anche un dramma che ha cambiato per sempre la sua vita. Nel corso di un’intervista ha dichiarato infatti di aver avuto da piccolo una malattia e che è stata proprio la fede ad aiutarlo a superare questi ostacoli in un momento piuttosto delicato della sua vita. “Ero affetto da una forma grave di scoliosi e ho dovuto portare corsetti, busti in gesso ed essere ricoverato più volte in ospedale. Per un bambino prima, e un adolescente poi, non è stata un’esperienza facile ma le fatiche di quel periodo mi hanno temprato per il futuro”. Queste le prole di Gletti.“Mi chiamavano l’uomo plastica. La malattia mi ha temprato e ha fatto sì che sviluppassi una maggiore resistenza al dolore. Entrare e uscire dagli ospedali mi ha permesso di avere una maggiore sensibilità verso il dolore altrui e quindi di rispettarlo”,ha aggiunto ancora il giornalista.



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