Fino a una decina di giorni fa i post di Olena Zelenska erano scritti in ucraino. diretti al suo popolo, che già era sotto attacco. Dal 10 marzo, poco dopo il bombardamento della torre tv di Kiev, i post sono anche in inglese, per tutto il mondo: Olena mostra i civili rifugiati nelle stazioni della metropolitana, i feriti che vengono soccorsi, i vigili del fuoco al lavoro dopo le bombe e scrive ai suoi oltre 2 milioni di follower: “Non ci arrenderemo”.
O anche: “Tanti ucraini insieme non formano una folla, formano un esercito! Sono fiera di vivere con voi”. Prima dell’inizio della guerra, le sue immagini erano sorridenti e ufficiali: elegante e ben pettinata in occasione di impegni pubblici e spesso abbracciata al marito. Suo marito è Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino.
E nei giorni in cui Volodymyr è diventato un eroe nazionale, lui che nasceva come comico e attore, Olena, che nasceva come architetto e scrittrice (autrice di tanti testi recitati dal marito quando “fare il presidente” era solo un ruolo nella serie tv Servitore del popolo), è diventata l’altra figura di primo piano. La first lady ha scelto di non lasciare il Paese, è rimasta accanto al marito che a sua volta ha rifiutato le offerte occidentali di andarsene per sfuggire alle bombe.
Lui parla via social da un rifugio segreto. Lei è lì con lui. E scrive: “Niente panico e niente lacrime per me. Sarò calma e fiduciosa. I miei figli mi guardano. Sarò vicina a loro. E a mio marito. E a tutti voi”. Certamente, nel rifugio da cui posta i suoi messaggi e lancia appelli per sostenere concretamente i civili e i soldati ucraini (“Chiunque possa dare aiuti umanitari me lo faccia sapere e coordineremo gli sforzi”), Olena è meno glamour di come la si vedeva sulla cover di Vogue poco dopo l’elezione di Volodymyr nel 2019 e in tante altre occasioni da first lady. Ma la tempra, la solidità, la capacità di adattamento sono le stesse che la connotano da sempre.
Le possedeva quando era ancora Olena Kijasko e studiava architettura a Kry vyi Rih, quando nel 1995 è diventata la compagna di uno studente di legge (Volodymyr Zelensky ). quando è diventata la compagna di un attore (sempre lui) e si è trasformata in autrice per lavorare ai suoi testi, quando nel 2003 lo ha sposato diventando Olena Zelenska. così come quando poi quell’attore si è dato alla politica e invece dei copioni si è trattato di studiare discorsi elettorali.
All’epoca la forte e coraggiosa Olena non appariva ancora, ma già c’era e a Volodymyr aveva già dato due figli, Aleksandra, oggi 17 anni, e Kiril, 9. Quando Zelensky ha vinto le elezioni, ecco che Olena è uscita dall’ombra e ha accettalo onori e oneri da first lady. Primo tra tutti, quello di stare sotto i riflettori. Ultimo in ordine di tempo, quello di restale con lui e i figli in un bunker dando a una nazione ferita l’esempio che di fronte alle prove della vita non si scappa.
La bionda 44enne dal sorriso solare che prima della guerra poteva essere avviata a diventare icona di stile e non sfigurava in compagnia dei duchi di Cambridge a Buckingham Palaceodci Macron all’Eliseo, all’inizio era soprannominata “la tirsi lady riluttante”. Perché quando quattro anni fa Zelensky le disse di voler tentare la scalata politica dopo essere stato presidente solo per copione, lei si oppose fermamente a questo progetto. «Francamente, l’ho osteggiato con veemenza» ha ricordato, «anche perché non era solo un progetto, ma un netto cambio di direzione nella vita». Quel cambio di direzione invece lo ha poi digerito bene, lo ha fatto proprio e si è dedicata al nuovo ruolo pubblico senza risparmiarsi.
Le cause scelte: salute dei bambini, diritti delle donne, parità di genere, sostegno per i disabili, introduzione della lingua ucraina nelle audioguide dei musei internazionali, a dimostrazione del fatto che «noi (ucraini) valiamo» Non pensava. Olona, che avrebbe dovuto dimostrare il valore di un popolo anche nascosta in un rifugio, con il nemico alle porte. La donna che non voleva diventare first lady, ma che poi lo ha fatto rimboccandosi le maniche, ha imparato tutto in fretta. E lo ha messo in pratica unendo al valore il coraggio.
