Si tuffa nel lago di Como: muore studente del Politecnico di Milano



Il 18 luglio, alla foce del torrente Pioverna, un giovane è scomparso mentre nuotava nel lago di Como. Il 29enne, studente del Politecnico di Milano, si è tuffato nel lago per sfuggire all’afa opprimente di un luglio tropicale. Ma è subito scomparso dalla vista dei suoi amici e compagni di corso, 25 e 24 anni. La corrente lo ha portato al largo e poi lo ha inghiottito.



Gli amici che sono tuffati nel lago di Como per cercare di salvare un uomo che stava annegando sono stati salvati da alcuni bagnanti e da un cane bagnino locale. Trasportati successivamente in codice giallo all’ospedale, non sono in pericolo di vita.L’uomo, 29 anni, risulta disperso. I vigili del fuoco hanno cercato nel lago con diverse moto d’acqua e con l’unità subacquea. Si è alzato in volo anche l’elicottero. Ma niente da fare: dopo un paio d’ore, intorno alle 18.15, il corpo del giovane è stato ritrovato.

I corpi di diversi giovani sono stati inghiottiti dalle onde dell’acqua dolce. Tra le sponde del Lago di Como, a giugno, un 17enne è rimasto ucciso dopo essere stato travolto da un’onda: le sue condizioni erano troppo gravi dopo un’ora di ricerche disperate. Solo una settimana prima, venerdì 27 maggio, il lago di Como si era portato via un altro giovane. Anche lui 17enne, turista tedesco, era in vacanza con amici nella zona e aveva fatto il bagno intorno alle 21 di venerdì sera in viale Geno. Dalle prime ricostruzioni, sembra che il gruppo abbia deciso di fare una nuotata prima del tramonto e che i loro corpi siano stati trasportati da una marea uscente spinta da forti venti.

Un luogo che ha visto un susseguirsi di immersioni fatali. Nel giugno 2019 un quindicenne che si era tuffato per festeggiare la fine dell’anno scolastico con gli amici è morto qui, un esattamente anno dopo che un ventiduenne che studiava all’Accademia di Belle Arti di Brera ha fatto la stessa tragica fine in quello stesso punto.



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