Funerali di Giulia Cecchettin: polemica sulle parole del vescovo nell’omelia



Ieri, migliaia di persone si sono riunite nella piazza antistante la basilica di Santa Giustina a Padova per partecipare ai funerali di Giulia Cecchettin, una giovane di 22 anni tragicamente uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre scorso e ritrovata senza vita una settimana dopo nei pressi del lago Barcis, in provincia di Pordenone, Friuli Venezia Giulia. La cerimonia funebre è stata resa possibile dopo l’esame autoptico che ha stabilito la causa della morte.



L’11 novembre, Giulia Cecchettin è stata uccisa nell’area industriale di Fossò, a soli 6 chilometri da casa sua, intorno alle 23:40. La giovane è morta per un’emorragia letale causata da una coltellata al collo, inflittale durante la seconda aggressione. La prima aggressione era avvenuta nel parcheggio di Vigonovo, 25 minuti prima, quando un passante aveva udito le urla della giovane e aveva chiamato i carabinieri.

Durante l’interrogatorio, l’ex fidanzato di Giulia, Filippo Turetta, ha dichiarato: “L’amavo, la volevo per me, non accettavo che fosse finita.” Il giovane di 21 anni ha confessato di voler “pagare e scontare la pena per le mie responsabilità in questo terribile omicidio. Quella sera, ho perso il controllo.” Dopo la prima lite, Turetta ha colpito l’ex ragazza circa venti volte con un coltello dalla lama di 12 centimetri. Successivamente, ha caricato il corpo in auto, lo ha abbandonato vicino al lago Barcis ed è fuggito in Germania, dove è stato arrestato il giorno in cui è stato scoperto il cadavere di Giulia.

Oggi si sono tenuti i funerali a Padova, nella basilica di Santa Giustina, dove migliaia di persone hanno reso omaggio alla giovane che ha catturato il cuore di tutta l’Italia. Durante la cerimonia, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, ha pronunciato un passaggio dell’omelia che ha suscitato polemiche.

“Nessun perdono per Filippo, solo rimorso”, si legge su Twitter. caffeina.com Nell’omelia, il vescovo Cipolla ha detto: “La conclusione di questa storia lascia in noi amarezza, tristezza, a tratti anche rabbia, ma quanto abbiamo vissuto ha reso evidente anche il desiderio di trasformare il dolore in impegno per l’edificazione di una società e un mondo migliori, che abbiano al centro il rispetto della persona (donna o uomo che sia) e la salvaguardia dei diritti fondamentali di ciascuno, specie quello alla libera e responsabile definizione del proprio progetto di vita.”

Tuttavia, è stato un altro passaggio dell’omelia a generare polemiche, quando il vescovo ha chiesto “la pace del cuore anche per Filippo e la sua famiglia.” Questa affermazione ha suscitato indignazione sui social media, poiché è stato Filippo Turetta a porre fine alla vita di Giulia Cecchettin con oltre venti coltellate.

Su Twitter, molte persone hanno criticato aspramente il passaggio dell’omelia che chiedeva “pace del cuore per Filippo.” Alcuni utenti hanno dichiarato che questa richiesta rappresentava una mancanza di rispetto nei confronti di Giulia e della sua famiglia.



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