Gesù nel presepe con due mamme non va giù a nessuno: “Vergognoso e blasfemo”



Nel piccolo paese di Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino, una iniziativa del parroco Don Vitaliano Della Sala ha scatenato una tempesta di polemiche e discussioni. Nel presepe della Chiesa SS Pietro e Paolo, Gesù Bambino è raffigurato insieme a due mamme, ma senza la presenza di San Giuseppe. Questa rappresentazione ha suscitato reazioni accese da parte della comunità e oltre, mettendo in evidenza le tensioni tra il desiderio di inclusione e i valori tradizionali della Chiesa cattolica.

La Rappresentazione “Arcobaleno”

Don Vitaliano Della Sala ha realizzato questo presepe “arcobaleno” con l’intenzione di promuovere l’inclusione e difendere i diritti LGBTQ+. La didascalia che accompagna la foto del presepe recita: “Tanti modi di essere famiglia. Nulla è impossibile a Dio.” Questo gesto del prelato è stato accolto con sia sostegno che condanna da parte della comunità cattolica e non solo.



Le Reazioni e le Critiche

Pro Vita, attraverso il suo presidente Toni Brandi, ha fortemente criticato questa rappresentazione, definendola “blasfema e vergognosa.” Brandi ha sottolineato che questa iniziativa non è in linea con l’insegnamento cattolico e ha sollevato dubbi sulla figura di San Giuseppe, che è assente nel presepe. Ha anche espresso preoccupazione riguardo alla possibile normalizzazione di pratiche illegali in Italia, come la vendita di gameti e la compravendita di bambini.

Brandi ha continuato dicendo: “Oggi due mamme, e domani? Ci saranno due papà o due transgender che si ‘percepiscono’ donne in un presepe che vuole così legittimare l’utero in affitto? Ci chiediamo se il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, sia al corrente di tutto ciò e ci aspettiamo provvedimenti immediati.”

Il Dibattito Tra Inclusione e Tradizione

Questa polemica mette in luce la sfida tra il desiderio di inclusione e il rispetto delle tradizioni e dei valori della Chiesa cattolica. Mentre alcuni sostengono l’iniziativa di Don Vitaliano come un passo verso una Chiesa più aperta e inclusiva, altri la vedono come una violazione degli insegnamenti tradizionali.

Il dibattito si concentra sulla questione di come rappresentare e accogliere le diverse realtà familiari all’interno della Chiesa. La figura di San Giuseppe, assente nel presepe, solleva domande sulla rappresentazione della figura paterna e sulle possibili future rappresentazioni di famiglie con due padri o due genitori transgender.

In un momento in cui la società sta cercando di affrontare e accettare la diversità familiare, questa controversia nel piccolo paese italiano riflette un dilemma più ampio all’interno della Chiesa cattolica e della comunità religiosa in generale.



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