Gianluca Vialli ha dei fratelli? chi sono



Gianluca Vialli è nato nel 1964, quinto e ultimo figlio di una ricca famiglia di origine trentina residente a Cremona. Scopriamo chi sono i fratelli della celebrità del calcio.



Gianluca Vialli è il più giovane di cinque fratelli, con quattro fratelli maggiori di nome Nino, Marco, Maffo e Mila. È una famiglia molto unita, cresciuta nella città italiana di Cremona, dove Gianluca è nato. Scopriamo la biografia e la vita privata di questa stella del calcio e della sua famiglia.

Chi sono i fratelli di Gianluca Vialli?

I quattro fratelli dell’ex calciatore e allenatore Gianluca Vialli, Nino, Marco, Maffo e Mila Vialli, sono cresciuti a Cremona, dove risiede la loro famiglia d’origine, e sono molto legati. Quando, nel dicembre 2022, le condizioni di salute di Gianluca Vialli si sono aggravate a causa di un tumore al pancreas ed è stato ricoverato a Londra, i fratelli e i genitori si sono alternati per fargli visita e sostenerlo nella sua battaglia contro la malattia.

Informazioni sulle relazioni familiari e sulle attuali residenze dei fratelli di Gianluca Vialli.

I quattro fratelli di Gianluca Vialli, Nino, Marco, Maffo e Mila, hanno sempre mantenuto il riserbo sulla loro vita privata. Secondo quanto riferito, risiedono a Cremona, città natale dell’ex calciatore e allenatore, così come i suoi genitori Maria Teresa e Gianfranco Vialli.

Non si sa molto della storia personale di Maria Teresa e della sua famiglia a causa della loro preferenza per la privacy, tuttavia è stato confermato che Maria Teresa e uno dei suoi figli, Nino Vialli, si recheranno a Londra nel dicembre 2022 per stare vicino all’ex calciatore malato.

Gianluca Vialli, nato nel 1964, è l’ultimo dei fratelli Vialli. Come ha rivelato a Vanity Fair, forse è stato un “figlio non programmato”. Sua madre ha avuto tutti i suoi figli tra i 20 e i 30 anni e Gianluca ritiene che questo gli abbia dato una motivazione in più che gli altri fratelli potrebbero non avere. Il padre, Gianfranco Vialli, era un muratore di professione e non condivideva l’amore del figlio per il calcio.



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