Maurizio Costanzo Biografia



Maurizio Costanzo è una forza incredibile nell’industria televisiva. La sua è una storia di passione e duro lavoro: di umili origini, figlio di un impiegato e di una casalinga, inizia il suo percorso a soli diciotto anni. L’anno successivo è già direttore del Corriere Mercantile e nel 1960 lavora instancabilmente per diventare capo della redazione romana del settimanale Grazia. La sua determinazione e la sua grinta lo hanno reso una delle figure più influenti del sistema mediatico.



Nel 1962 compie un coraggioso salto dal mondo convenzionale della carta stampata dei quotidiani e delle riviste a quello emergente della radio e della televisione. Da allora il suo lavoro di autore è stato lodato per il suo eclettismo, a testimonianza della sua abilità, come dimostra il famoso testo della canzone “Se Telefonando” di Mina.

Nel 1963 Costanzo sposò Lori Sammartini, di quattordici anni più grande. Tuttavia, è noto che l’idea di Costanzo sul matrimonio era piuttosto tenue. Un decennio dopo, era già passato al secondo matrimonio con la giornalista Flaminia Morandi, che lasciò il marito Alberto Michelini per lui. Questo periodo segna anche la nascita della stella di Costanzo, che nel 1976 ottiene un grande successo con il suo primo talk show, “Bontà loro”, sulla televisione italiana. Seguono “Acquario”, “Grand’Italia”, “Fascination” e “Buona Domenica”.

Costanzo è una figura venerata nel giornalismo italiano degli anni Settanta e la sua passione per la carta stampata non è mai stata in discussione. Nel 1978 assunse la direzione de La Domenica del Corriere, ma la sua ambizione era quella di creare un giornale tutto suo. Ci riuscì l’anno successivo, fondando e dirigendo L’occhio. Nonostante la sua esperienza nel campo della comunicazione, il giornale purtroppo non riesce a farsi strada e chiude presto i battenti.

Con grande entusiasmo, Maurizio Costanzo è pronto a dirigere il suo primo telegiornale privato, “Contatto”, per la rete televisiva Rizzoli nel 1980. Ma, nel maggio 1981, la tragedia si consuma quando viene scoperta la loggia massonica P2, presieduta da Licio Gelli, con il nome di Maurizio nell’elenco degli iscritti. Nonostante lo scandalo e l’umiliazione che ne seguirono, Costanzo si proclamò innocente, sostenendo di essere stato inserito d’ufficio nella lista e di averla accettata per paura del suo futuro professionale.

Dopo aver ricevuto il colpo, l’ingegnoso giornalista proseguì il suo viaggio. A metà degli anni Ottanta fonda la casa di produzione “Fortuna Audiovisual”, elemento essenziale del suo “sistema” di autorità. Nel 1986 si candida nella lista del Partito Radicale. Una scelta singolare, visto che si tratta del partito con meno potere nella storia della nazione. Tuttavia, Costanzo è un uomo dalle mille sorprese e una persona che sa pensare e agire razionalmente, nonostante le dicerie. Tra le sue disavventure, c’è un episodio che lo riguarda: il 14 maggio 1993, a Roma, un’autobomba esplose al passaggio dell’auto di Maurizio Costanzo, che in televisione ebbe l’ardire di augurare il cancro ai boss responsabili degli omicidi dei magistrati Falcone e Borsellino.

Nel 1987, il popolare Maurizio Costanzo Show inizia la sua trasmissione quotidiana serale e Alberto Silvestri ha la brillante idea di creare la prima situation comedy all’italiana. Il programma si chiamava “Orazio” e aveva come protagonisti Simona Izzo e il playboy Maurizio Costanzo. Più tardi, nello stesso anno, i due si separarono e Costanzo sposò la bella conduttrice televisiva Marta Flavi. Sebbene sembrassero una coppia perfetta, il loro matrimonio durò solo tre anni.

Il suo “Maurizio Costanzo Show” ha fatto storia con i suoi 30 anni di permanenza al Teatro Parioli di Roma, di cui Maurizio è anche direttore artistico. Ha ricoperto innumerevoli cariche e incarichi e dal 1999 è presidente di Mediatrade, società del gruppo Mediaset che produce fiction televisive. Il suo ultimo progetto è la società costituita con Alessandro Benetton, la “Maurizio Costanzo Comunicazione”. Questa società si occupa di aiutare le aziende a gestire la loro comunicazione d’immagine su Internet, e Maurizio è appassionato di questo successo.

Per esplorare l’evoluzione più recente di Costanzo, bisogna risalire al 1989, quando incontra Maria De Filippi (di cui si innamora e con cui si sposa nel 1995), la mente di una graduale ma inarrestabile ascesa al potere televisivo a scapito del suo compagno. Che, oltre alla sua frenetica attività di talk-show, dal 1996 conduce “Buona Domenica”, da lui stesso ideata.

L’incredibile talento di Maurizio Costanzo ha scritto una pletora di opere teatrali, come “Il marito adottivo”, “Con assoluta gratitudine”, “Un amore impossibile”, “Una coperta in più”, “Vecchi vuoti a perdere” e “Mio marito Sky” (scritto insieme a Marcello Marchesi e Anna Mazzamauro e portato in scena da Gino Bramieri). Non solo, ma è anche un apprezzato docente di “Teorie e tecniche del linguaggio televisivo” presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma (La Sapienza) e collabora spesso con diverse testate giornalistiche.

Con grande entusiasmo, nell’autunno 2009 ha ripreso il timone del Maurizio Costanzo Show, riproponendo due volte alla settimana i classici spezzoni delle precedenti edizioni. Ha inoltre annunciato il suo trionfale ritorno in Rai dopo un’assenza di quasi 30 anni, dove lavorerà come autore.



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