“Mi sono solo difeso, ho sparato 3 colpi ma non per uccidere”. Il 16enne che ha ucciso Giovanbattista Cutolo si giustifica



Un Fatto Scioccante

Napoli è stata teatro di un tragico evento nella notte del 31 agosto: Giovanbattista Cutolo è stato ucciso in piazza Municipio. La morte di questo giovane è stata causata da tre colpi di pistola esplosi da un ragazzo di soli 16 anni, residente ai Quartieri Spagnoli. La notizia ha scosso la comunità e ha sollevato numerose domande.



La Versione del 16enne

Il 16enne accusato di omicidio ha rilasciato dichiarazioni agli inquirenti, sostenendo di aver sparato in “legittima difesa.” Ha ammesso di aver sparato a Cutolo ma ha insistito sul fatto di non averlo fatto con l’intenzione di ucciderlo. Ha raccontato di aver avuto paura e di aver sparato per spaventare il 24enne.

La Lite per Motivi Futili

Tutto è iniziato con una lite tra due gruppi di ragazzi, apparentemente per motivi futili. La scintilla sembra essere stata una collisione tra uno dei motorini degli amici del 16enne durante un parcheggio. Ma la situazione è rapidamente degenerata, portando il 16enne a prendere una pistola e aprire il fuoco su Cutolo.

Le Immagini Dicono Altro

Le dichiarazioni del 16enne, tuttavia, sono state smentite dalle immagini delle telecamere di sorveglianza in possesso delle autorità. Secondo la squadra mobile, Cutolo avrebbe cercato di sedare la lite e difendere un suo amico. Purtroppo, il suo intervento è costato la vita a Cutolo, colpito da tre colpi di pistola.

La Madre di Cutolo Parla

Oltre alle dichiarazioni del 16enne, oggi ha parlato anche la madre di Giovanbattista Cutolo. Daniela di Maggio ha espresso la sua rabbia e il dolore per la perdita di suo figlio. Ha descritto il ragazzo di 16 anni come una “bestia” e ha chiesto una pena esemplare per lui, sottolineando che non si tratta di un ragazzino innocente ma di qualcuno con precedenti penali. Ha evidenziato la necessità di rivedere le leggi per affrontare casi come questo e ha condiviso il suo sgomento per l’evoluzione negativa della società.

Questo tragico evento rappresenta una dolorosa ferita per la comunità di Napoli, e la ricerca della verità continuerà attraverso le indagini delle autorità competenti.



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