Pupi Avati è tra gli ospiti di Che Tempo Che Fa, il programma della domenica sera di Rai3 condotto da Fabio Fazio. Il celebre regista presenta il suo ultimo libro L’alta fantasia – Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante, edito da Solferino. Il libro è un’affascinante esplorazione della vita e dell’opera di Dante e sarà sicuramente un successo per gli appassionati del lavoro di Avati.
Pupi Avati, nato Giuseppe, è originario di Bologna e ha 83 anni. Laureato alla Facoltà di Scienze Politiche, ha lavorato per circa quattro anni alla Findus. Grande appassionato di musica jazz, ha suonato il clarinetto nella Doctor Dixie Jazz Band dal 1959 al 1962. Decise di lasciare il gruppo quando entrò un altro bolognese doc: Lucio Dalla. Nessuna diatriba, ma si rese conto che la sua era una passione non accompagnata dal talento.
Così prese un’altra strada, quella cinematografica. L’esodo dietro la macchina da presa avviene nel 1968 con Balsamus, l’uomo di Satana. Tra alti e bassi, la svolta arriva nel 1983 con Una gita scolastica premiata con due Nastri d’Argento. Poi solo successi, come Regalo di Natale (1986), Storie di ragazzi e di ragazze (1989) vincitore di due Nastri d’Argento, oltre a Festival (1996). È tornato alla regia nel 2003 dopo una pausa con il film Il cuore altrove con Neri Marcoré e Vanessa Incontrada e molti altri successi. Recentemente, nel 2021, è uscito su Sky il suo nuovo film Lei mi parla ancora, tratto dal romanzo biografico di Giuseppe Sgarbi, in cui fa rivivere l’ottantenne Renato Pozzetto.
Pupi Avati è sposato con Nicola da oltre 50 anni. “Mia moglie si chiama Nicola. Lei ha un nome da uomo, io da cane. Il nostro cane si chiama Filippo”, ha scherzato il regista parlando dell’insolito nome maschile della moglie. Nome scelto come omaggio al nonno. La coppia ha tre figli, Mariantonia, Tommaso e Alvise.
