“Dal giornalismo alla letteratura, il percorso di un autore poliedrico. Scopri la sua collaborazione con il re di Giordania e i dettagli sulla sua famiglia.”
Alain Elkann, nato a New York nel 1950 da genitori illustri, incarna una figura poliedrica tra giornalismo e letteratura. Figlio del banchiere, industriale e rabbino francese Jean-Paul Elkann e della discendente dei Levi Fubini di Torino, Carla Ovazza, Elkann ha seguito una formazione sotto la guida di Alberto Moravia e Indro Montanelli, diventando giornalista nel 1992.
Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Ginevra, Elkann ha intrapreso una carriera letteraria prolifica, collaborando con figure di spicco come il rabbino capo emerito di Roma, Elio Toaff, e l’arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini. Tra le sue opere, una particolare menzione va al libro “Essere musulmano,” scritto in collaborazione con il re di Giordania, Abdullah.
Giornalista televisivo, ha condotto programmi di interviste su Telemontecarlo/LA7 e collaborato con testate giornalistiche prestigiose come La Stampa e Il Messaggero. Tra il 2001 e il 2004, ha ricoperto il ruolo di consigliere del ministro Giuliano Urbani e del ministro Lorenzo Ornaghi, contribuendo alla promozione della cultura italiana nel mondo.
Riconoscimenti significativi hanno contrassegnato la sua carriera, tra cui la Legion d’onore da parte della Repubblica Francese nel 2009 e la nomina a Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2020 da parte del Presidente Mattarella.
La vita privata di Elkann, nota per il matrimonio con Margherita Agnelli (1975-1981), figlia di Gianni Agnelli, ha dato frutto a tre figli: John, Lapo e Ginevra. Dopo un secondo matrimonio con Rosy Greco nel 2002, Elkann ha mantenuto riservatezza sulla sua vita personale.
L’autore e giornalista Alain Elkann continua a distinguersi come una figura di spicco nel panorama culturale italiano, con una carriera che abbraccia la letteratura, il giornalismo e la collaborazione con personalità di rilievo internazionale.
