Il motivo della partecipazione di John Travolta a ‘Sanremo 2024’ potrebbe essere stato profondamente legato a questioni economiche personali, secondo una teoria riportata di recente.
Molti telespettatori si sono chiesti: “Ma chi glielo ha fatto fare?” Alla luce della presenza di John Travolta al Festival della canzone italiana del 2024. In effetti, l’indovinello sul perché l’attore famoso a livello internazionale si sarebbe presentato per un cameo in cui ha ballato ‘Ballo del Qua Qua’ con Amadeus e Fiorello ha destato non poche perplessità. Ma ora, una teoria attribuisce la sua partecipazione a un motivo molto semplice: denaro.
A quanto pare, John Travolta avrebbe ricevuto un pagamento ingente per la sua comparsa al Festival: un cachet di circa mezzo milione di euro. Ma questa somma potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di ciò che l’attore avrebbe realmente guadagnato da questa occasione. Infatti, gli spettatori più attenti avranno notato che, durante la serata, Travolta indossava un paio di scarpe bianche del brand italiano U-Power, di cui è testimonial. Secondo alcuni rapporti, l’azienda di scarpe avrebbe pagato l’attore un robusto compenso di un milione di euro per indossare il loro prodotto in prima serata.
Questo getta una luce diversa sulla partecipazione di Travolta, suggerendo che si possa trattare di una forma di pubblicità occulta da parte dello sponsor esterno. Se così fosse, potrebbe aprire un nuovo caso legale, considerando anche la recente multa inflitta a Chiara Ferragni e Amadeus per la sponsorizzazione di Instagram del festival dello scorso anno. Tuttavia, finché non ci saranno ulteriori conferme, questa rimane solo una teoria.
Perché John Travolta ha partecipato a Sanremo 2024?
Secondo una teoria riportata, la sua partecipazione potrebbe essere stata motivata da un sostanzioso compenso economico, incluso un pagamento del brand di scarpe U-Power del quale Travolta è testimonial.
Cosa significa pubblicità occulta?
La pubblicità occulta si verifica quando un prodotto o un marchio viene promosso in un contesto editoriale o di programmazione, senza che venga apertamente dichiarata la sua natura commerciale.
