Paola Barale: «Avere due uomini allo stesso tempo è più onesto»



Paola Barale calca le tavole del Teatro Golden di Roma con lo spettacolo “Tris di cuori”, dove interpreta Maria Teresa, una scrittrice di romanzi che vive due storie d’amore parallele: una con Giorgio, un professore di matematica di vecchio stampo, e l’altra con Danny, un musicista squattrinato. «Non sa scegliere», afferma, «e quindi decide di tenerli entrambi». «Molto spesso non basta una persona sola per avere un rapporto perfetto», confessa in un’intervista a Vanity Fair. «È forse per questo che i rapporti a due, quelli esclusivi che sogniamo tutti, oggi sono sempre più rari. Purtroppo non conosco nessuno, me compresa, che non abbia subito tradimenti o che non abbia tradito. Nella mia mente resta solo il rapporto tra i miei genitori, insieme da 60 anni. Io, però, non li ho mai visti litigare. Il loro è sempre stato un rapporto rispettoso, ma d’altri tempi. Una volta, quando si rompevano le cose, si tentava di aggiustarle. Oggi si buttano. Ma attenzione: restare insieme a ogni costo è sbagliato. Quando due persone non hanno più niente da dirsi, devono avere la possibilità di lasciarsi».



E continua: «A me è capitato di essere corteggiata, e dopo di vedere sparire l’entusiasmo. Ma una relazione non la puoi abbandonare, non la puoi dare per scontata. Succede che ci si abitua, e spesso se ci sono i figli si resta. Io sono sempre andata via. E, forse alla luce del mio passato, adesso sto valutando l’idea dei due uomini. In passato preferivo l’esclusività, ma oggi credo che riuscire ad avere due situazioni in contemporanea voglia dire avere dei rapporti onesti e molto elevati. Finora non mi è mai capitato, ma non lo escludo».

Sono single

Paola al momento è single «e quello che vorrei mi sembra che non esista – dice – Vorrei un uomo che abbia tempo per me. Di solito devono sempre scappare, e io non ho voglia di correre dietro a nessuno. Fortunatamente non credo che sia necessario avere per forza un uomo vicino, mi basto da sola. Non ho figli e sono abbastanza forte per affrontare le separazioni. Non resto quando non ne ho voglia. E non mi accontento. È una questione di coerenza nei confronti di me stessa. Ho imparato da piccola l’indipendenza».



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