Piero Fassino e gli ipotetici taccheggi al duty free, vengono alla luce due episodi passati: le informazioni



Il deputato Piero Fassino respinge le accuse di tentato furto al duty free di Fiumicino, descrivendo l’evento come un malinteso e un ingiusto accanimento.



Negli ultimi giorni, un episodio ha scosso il panorama politico italiano: Piero Fassino, deputato del Partito Democratico, è stato al centro di un’accusa di tentato furto in un negozio duty free all’aeroporto di Fiumicino. I gestori del negozio affermano che non si tratta di un episodio isolato, indicando precedenti comportamenti sospetti da parte del politico. Fassino, però, ha fermamente negato queste accuse, sostenendo di essere stato vittima di un semplice distrazione durante un acquisto di profumo, e negando qualsiasi tentativo di furto intenzionale.

Secondo i titolari del duty free, questo non è stato il primo tentativo di furto da parte di Fassino. Essi sostengono che il deputato abbia tentato simili azioni in passato, pur avendo poi offerto di pagare gli oggetti affermando di essere distratto. Nonostante la sua spiegazione e i tentativi di risolvere la situazione amichevolmente, le tensioni si sono acuite durante una recente visita, culminata con una lite tra Fassino e il personale di sicurezza del negozio.

Confronto con la Sicurezza e la Denuncia Finale

Durante l’incidente che ha portato alla denuncia, Fassino è stato sorpreso dagli addetti alla sicurezza, i quali, secondo testimoni, lo osservavano attentamente sin dal suo ingresso nel negozio. Un commento ironico da parte di un commesso ha scatenato la reazione del deputato, che ha risposto con veemenza. Nonostante la situazione sembrasse essersi calmata dopo che Fassino ha pagato il profumo, dimostrando la sua buona fede, i gestori hanno deciso di procedere con una denuncia per tentato furto.

Analisi dei Video di Sorveglianza e la Difesa di Fassino

Le forze dell’ordine stanno esaminando i video di sorveglianza per chiarire la dinamica degli eventi. Fassino ha spiegato che, trovandosi al telefono e con le mani occupate, aveva temporaneamente messo il profumo in tasca, dimenticandosene poi. I gestori del duty free, tuttavia, contestano questa versione, affermando che non aveva il telefono in mano e che il gesto era intenzionale.

In una dichiarazione rilasciata a “La Repubblica”, Fassino ha espresso il suo disagio per l’accaduto, sottolineando il dolore e la sofferenza vissuti a causa di queste accuse. Ha ribadito di non aver mai commesso furti in passato, evidenziando la sua lunga carriera politica e la gestione integra della cosa pubblica. “In vita mia non ho mai rubato nulla,” ha detto Fassino, chiedendo che questo episodio non oscuri i suoi anni di servizio politico.



Lascia un commento